Il test di Valencia di due settimane fa aveva riacceso le speranze di tutti gli appassionati di Formula 1 di rivederlo nuovamente sulla griglia di partenza nel prossimo futuro, ma le recenti parole dell’amministratore delegato della Renault Cyril Abiteboul hanno subito frenato gli entusiasmi. Robert Kubica non è nei piani della scuderia della Losanga per il 2018, anche se la dirigenza si sta già muovendo per cercare un valido sostituto di Jolyon Palmer, non mostratosi all’altezza del compagno di squadra Nico Hulkenberg in questo avvio di stagione.
Renault avverte Palmer: “In Formula 1 nessuno è sicuro del suo sedile”
“Il test che ha fatto con noi a Valencia ha dato vita a tanti rumors nel paddock della Formula 1 e non solo, ma noi non vogliamo creare false aspettative o false speranze in nessuno, tanto meno nei confronti di Robert – ha detto Abiteboul ai colleghi di Motorsport.com – Lui è un ragazzo che tutti quanti apprezziamo, ma che ha subito una situazione molto difficile da una prospettiva personale”.
“E’ vero, la nostra situazione piloti in vista del 2018 deve essere ancora definita. Con Nico abbiamo un contratto a lungo termine, mentre Jolyon è in scadenza e dobbiamo decidere cosa fare con lui per la prossima stagione. In questo caso dobbiamo esaminare tutte le opzioni presenti sul nostro tavolo, ma al momento Robert non rientra tra queste. Deve ancora lavorare parecchio per rientrarci”.
“Il test di Valencia era qualcosa che gli dovevamo – ha aggiunto Abiteboul – A Enstone c’è un gruppo di persone tra cui Bob Bell, Nick Chester e Alan Permane, che è rimasta molto legata a Robert sia come pilota sia come persona dopo la sua esperienza con noi nel 2010 e che ha continuato a tenere vivi i contatti con lui anche dopo l’incidente del 2011. Appena abbiamo avuto un’opportunità per farlo salire in macchina abbiamo deciso di sfruttarla, ma per il momento si tratta solo di un caso unico, che comunque rientra nel piano d recupero di Robert e che lo aiuterà a capire effettivamente quali sono i suoi limiti, sia a livello fisico sia a livello psicologico. Lui ha fatto certamente passi da gigante facendo una serie di prove, dalla GP3 alla LMP2 alla Formula E, ma io non voglio creare l’obbligo di un passo successivo e per Robert e per la Renault”.