La Red Bull non prenderà mai in considerazione la possibilità di impegnarsi in prima linea in Formula E. Helmut Marko, talent scout della scuderia anglo-austriaca, ha riservato un duro affondo alla categoria a quattro ruote full electric, e ha assicurato che la Red Bull non ha alcuna intenzione di partecipare in futuro alle competizioni di una serie prettamente di marketing come la Formula E.
“Per quanto siamo bravi nel marketing, la Formula E è per noi solo una scusa di marketing da parte dell’industria automobilistica per distrarre dallo scandalo del diesel – ha detto Marko a Motorsport Network – Alla fine della fiera il motore diesel è di gran lunga quello più efficiente. All’inizio in Formula E i costi si aggiravano sugli 8 milioni di euro: ora sono saliti oltre i 20 milioni. E con l’arrivo di case quali Porsche e Mercedes, si incrementeranno ulteriormente“.
Marko ha poi aggiunto: “Le vetture di Formula E sono delle Formula 3 con una batteria di 400 kg. A emergere non è il pilota più veloce, perché tutto è incentrato nella gestione dell’energia, che ha un ruolo molto più centrale rispetto alla Formula 1 e a ogni altra categoria. Le macchine sono veramente lente, e sembrano belle solo su circuiti stretti e tortuosi. Il grande vantaggio è che la Formula E è uno spettacolo che va in scena in centro città. Provate a chiedere alla vostra ragazza se preferisce vedere una gara a Spa o a New York! Questo è il ragionamento alla base della Formula E; andare verso gli appassionati. Ma la pubblicità televisiva per la serie è quasi inesistente. Solo uno può vincere, e quando i budget saliranno a 40-50 milioni e un costruttore si ritroverà a chiudere il campionato al quinto o sesto posto, l’euforia verso la Formula E calerà rapidamente”.