Quello che vi stiamo per raccontare ha davvero qualcosa di incredibile e clamoroso, per un campionato così altamente competitivo e tecnologico come quello della Formula 1.
Nei primissimi minuti delle FP1 del Gran Premio di Spagna abbiamo assistito all’ennesima rottura di una Power Unit Honda, quella montata sulla MCL32 di Fernando Alonso. Lo spagnolo si è dovuto fermare immediatamente in una via di fuga qualche curva dopo aver messo le ruote fuori dalla corsia dei box, senza nemmeno riuscire a completare il tradizionale installation lap.
Le prime indiscrezioni trapelate dal box della McLaren hanno riportato che il motore rotto da Alonso (che nel frattempo se ne era andato a giocare a paddle tennis, ndr) era già alla sua terza gara e che quindi questo tipo di cedimento sarebbe da considerarsi piuttosto “normale”, visto che quest’anno Honda ha a stenti concluso un weekend di gara con la stessa Power Unit.
Questa mattina, però, la verità è venuta a galla: il propulsore montato sulla MCL32 di Alonso era completamente nuovo, installato in sostituzione dell’unità che lo aveva lasciato a piedi nel giro di formazione dell’ultimo Gran Premio di Russia a Sochi!
Nemmeno un chilometro, questa è la distanza percorsa dalla nuova Power Unit giapponese, che ha subito un cedimento strutturale davvero clamoroso e inaccettabile. Il costruttore giapponese aveva promesso alla McLaren aggiornamenti sensibili proprio entro la tappa di Barcellona, almeno per quanto riguarda il fronte affidabilità, ma ciò purtroppo non è avvenuto e la credibilità da parte dei dirigenti nipponici comincia a venire meno in maniera sempre più corposa.