Con l’arrivo del nuovo regolamento tecnico per le monoposto di Formula 1 2017, anche la Pirelli ha dovuto notevolmente adattarsi alle nuove condizioni, studiando nuovi pneumatici sia dal punto di vista strutturale sia per quanto riguarda le mescole.
In accordo coi team, il gommista milanese ha deciso di studiare delle gomme con minor degrado rispetto agli anni passati, che potessero garantire ai piloti di spingere al limite le vetture per un numero più elevato possibile di giri.
Dopo le prime cinque gare, però, molti piloti hanno giudicato i compound della gamma 2017 un po’ troppo duri, tant’è che nell’ultimo appuntamento di Barcellona, per esempio, la Hard portata dalla Pirelli per il circuito catalano si è rivelata praticamente inutilizzabile per i team, se non per qualche giro di prova nelle prove libere del venerdì.
Mario Isola, responsabile di Pirelli Car Racing, ha ammesso che i tecnici della P lunga stanno studiando la possibilità di passare a delle coperture più morbide, ma ovviamente non prima di aver raccolto ulteriori dati in altre piste ‘critiche’ del calendario 2017 e non prima del 2018.
“L’opinione comune è che gli pneumatici attuali siano un gradino più duri di quanto dovrebbero – ha detto Isola – Non dobbiamo però sottovalutare che il tasso di sviluppo delle auto sarà elevatissimo e quindi dobbiamo aspettare un po’ prima di prendere delle decisioni in vista del prossimo futuro. Dobbiamo vedere, inoltre, come si comporteranno le nostre gomme in circuiti molto sollecitanti come Spa-Francorchamps, Suzuka e Sepang. In generale, da quanto visto finora dovremmo spostare un gradino più in basso la nostra gamma, con delle Medium un po’ più veloci e delle Hard un po’ più morbide”.