La questione “gomme” sembra proprio non avere una conclusione nel circus della F1. La storia che stiamo per raccontarvi sembra quasi un romanzo scritto per entusiasmare e stupire tutti gli appassionati che da anni seguono lo sport motoristico più bello al mondo. Dopo la decisione drastica nel post Barcellona (ricordiamo la sfuriata di Mateschitz e il dietro front della Pirelli sulla configurazione gomme 2013, con la decisione di portare una nuova configurazione in Canada), la casa italiana torna per la seconda volta (facciamo pure tre) sui propri passi, decidendo di rimandare l’esordio delle nuove mescole con carcassa in kevlar e di spedire in Canada le gomme usate dall’Australia fino a Monaco. Nessun cambio di programma, nessuna modifica, tutto rimarrà invariato. Non verranno quindi introdotte le carcasse in kevlar e non verranno effettuate le modifiche riguardo la questione “delaminazione”.
La Pirelli lascerà in fabbrica quindi le gomme “modificate” e lascerà tutto invariato. Queste le novità della mattinata ma attenzione, vi abbiamo raccontato la storia fino a un’oretta fa. Si, avete capito bene, le novità non si fermano qui e la casa italiana ha ulteriormente cambiato i propri piani. Un portavoce della Pirelli pochi minuti fa ha dichiarato ad Autosport le testuali parole: “Noi porteremo due set per team in occasione delle prove del venerdì, al fine di far debuttare poi le nuove gomme nella gara di Silverstone. Così come i regolamenti consentono, in osservanza dell’equità delle regole sportive, questo ci sembra il modo migliore di procedere”. Nuovo cambio di programma quindi dato che la casa italiana porterà in Canada solo due set di gomme sperimentali. L’esordio delle nuove gomme è così spostato a Silverstone, in occasione del Gp d’Inghilterra.
La Pirelli ha cambiato così decisione per ben due volte in una sola mattinata, decidendo prima di rimandare tutto in Inghilterra, successivamente correggendo il tiro dichiarando che in Canada verranno portate solo due set di gomme sperimentali per tutti i team. Le scuderie si troveranno tra le mani mescole con un materiale costruttivo della linea di cintura diverso. Secondo i calcoli della Pirelli, oltre che al problema delaminazione, queste modifiche dovrebbero portare anche all’abbassamento della temperatura di esercizio. La riduzione stimata dai tecnici è intorno ai 5/10 gradi ed in conseguenza di ciò, si dovrebbe assistere anche ad una diminuzione dei pit stop. La domanda sorge spontanea: così facendo non si falsa un campionato? Non si variano i valori in campo? A cosa sono serviti tutti i test invernali? Le solite domande che gli appassionati si pongono da due settimane a questa parte.
Le scuderie affronteranno quindi il manto stradale tremendo di Montreal con le vecchie mescole che si tagliano con un grissino (seguendo l’idea di un famoso spot pubblicitario). Ci attende un week-end ricco di emozioni, ma soprattutto…di pit stop !