La pioggia è la protagonista della sessione di qualifiche dell’ePrix di Roma 2019. Caduta tra le quattro sessioni di qualifica e la superpole, a tentato di rimescolare le carte per la lotta alla pole position senza però riuscirci. Presente solo nei primi minuti della fase finale, ha rovinato il giro solo a Sebastien Buemi, portando quindi i suoi successori a scavalcarsi per la prima posizione uno dopo l’altro. L’ultimo a scendere in pista, che è stato anche il primo al termine del Q4, è stato André Lotterer in 1:32.123, il quale nonostante un errore al tornantino è comunque riuscito a rifilare 360 millesimi al primo degli avversari, conquistando così la sua prima pole position in Formula E.
Insieme a lui nella sessione di SuperPole Mitche Evans a oltre tre decimi in seconda posizione, quindi Lopez a quasi 8 decimi partirà terzo, seguito da Vandoorne quarto a 1.1 secondi, poi Guenther 5° a 3 secondi e mezzo e infine Buemi a 4.2 secondi di gap dalla pole. Distacchi innaturali perché la pista è andata asciugandosi giro dopo giro permettendo a chi si trovava in pista di balzare al comando della sessione. Se non fosse stato per l’errore di Lotterer, probabilmente questi gap sarebbero ancora più ampi.
Per quanto riguarda le prime quatto parti delle qualifiche, quelli che più di tutti hanno sofferto sono stati quelli che hanno girato nel corso del Q1. Una pista poco gommata ha portato Da Costa, Bird, Di Grassi, Vergne e D’Ambrosio a registrare tempi che li hanno relegati nella seconda metà dello schieramento.
Nel Q2 è stato ottenuto il miglior tempo della sessione da Lotterer in 1:29.761, con Mortara, Frinjs e Wehrelin a seguirlo a ruota, mentre Abt più in difficoltà non è andato oltre l’ottavo posto momentaneo, poi diventato 18°. Per quanto riguarda gli inseguitori, hanno tutti subito un gap di oltre sei decimi, con Mortara che al termine del Q4 è diventato il primo degli esclusi per appena 120 millesimi.
Il Q3 è stata la frazione più caotica con un problema alla BMW di Alexander Sims, il quale ha dovuto parcheggiare la sua vettura a lato della griglia di partenza, costringendo così i commissari a esporre la bandiera rossa. Dato che tutti, ad eccezione di Evans che si è aggiudicato il 2° posto, erano stati influenzati dallo stop dell’inglese, la direzione gara ha permesso a Buemi, Massa, Rowland e Turvey di effettuare un ulteriore tornata. Tra questi solo l’elvetico si è issato in top-6 valevole per l’accesso alla Superpole, con il 3° tempo.
Nella fase finale, ovvero il Q4, si sono registrati ben tre dei sei migliori tempi della prima tranche di qualifica. Questi sono stati quelli di Lopez, Vandoorne e Guenther che si sono aggiudicati il 3°, 4° e 5° posto rispettivamente. Bene Alex Lynn alla prima qualifica in Jaguar con un ottimo nono tempo a nemmeno mezzo secondo dal suo compagno di squadra Evans. Male invece Gary Paffett che non è andato oltre il 16° tempo beccandosi addirittura quasi 8 decimi da Vandoorne, i quali o relegano 16°. Il peggiore è stato però Tom Dillmann con il penultimo tempo, ultimo se si considera che Sims ha effettuato come unico crono quello dell’out lap.