La Formula 1 del 2017, fatta di carico aerodinamico più alto e gomme più larghe, è entrata nei cuori degli appassionati molto più di quella della prima era ibrida (2014-2016). Gli ascolti televisivi hanno premiato le reti che hanno trasmesso le venti gare del mondiale, e la lotta per il titolo fra la Mercedes di Hamilton e la Ferrari di Vettel ha elettrizzato i fan e gli addetti ai lavori.

A testimoniare come il nuovo corso della F1 sia stato gradito, vi sono i dati di affluenza degli spettatori sugli spalti delle venti piste che hanno ospitato il Circus nel 2017. In ben quindici weekend su venti sono accorsi al circuito più fan rispetto al 2016, e la stagione 2017 ha fatto registrare un +8% di pubblico sugli spalti, con più di 4 milioni di persone che hanno messo piede negli autodromi dove è arrivata la F1. I gran premi che hanno visto un calo di pubblico da un anno all’altro sono quelli di Russia (-5,33%), Giappone (-5,84%), USA (-4,61%), Gran Bretagna (-1,60%) e Messico (-0,87%). Fa comunque impressione constatare che a Silverstone, nonostante un contenuto calo di presenze, nel corso dei quattro giorni di prove e gare siano accorse al circuito ben 344.500 persone.

A colpire positivamente è stata l’affluenza di pubblico alla gara di Baku. Dopo l’enorme delusione del 2016, quest’anno si sono presentate 71,451 persone (+58%) ad assistere a una gara emozionante e ricca di colpi di scena, con la ruotata sotto safety car tra Vettel ed Hamilton e la vittoria a sorpresa di Daniel Ricciardo.

“La stagione 2017 è stata spettacolare, sia dentro che fuori dalla pista – ha detto con orgoglio Sean Bratches, direttore delle operazioni commerciali della F1 – Ringraziamo i piloti, i team, ma soprattutto gli spettatori, che sono il cuore pulsante del nostro sport. C’è stata un’affluenza di circa 200.000 persone per evento nei 20 gran premi, e ciò significa che più o meno la popolazione di una cittadina media accorre agli autodromi per vedere la Formula 1. Il nostro impegno è quello di conferire maggiore intrattenimento agli eventi, per liberare ancor più potenziale di quello che è il più grande spettacolo di motorsport del pianeta”.