Il mondiale 2019 può definitivamente consacrare la Mercedes nella storia della Formula 1. Dopo aver ottenuto cinque piloti consecutivi con Lewis Hamilton e Nico Rosberg, eguagliando quanto fatto da Michael Schumacher con la Ferrari nel quinquennio 2000-2004, la Stella a Tre Punte vuole battere ogni record dell’era moderna arrivando a sei affermazioni piloti consecutive. L’intento è il medesimo anche per quanto concerne l’iride costruttori, anche se in caso di vittoria la Mercedes non supererebbe i risultati della Ferrari, che vanta sei titoli costruttori conquistati fra il 1999 e il 2004.
Il percorso verso la gloria della casa automobilistica tedesca sta però trovando degli ostacoli. Toto Wolff, azionista della Mercedes e figura di spicco del team, ha infatti rivelato che la power unit 2019 per il momento non sta offrendo i riscontri desiderati dai tecnici. Il lavoro di sviluppo del motore non sta procedendo nel migliore dei modi, a differenza di quello sul fronte aerodinamico, che sta dando segnali incoraggianti.
“Abbiamo trascorso delle buone settimane in galleria del vento, mentre per quanto riguarda il motore c’è stato qualche contrattempo – ha ammesso Wolff durante un evento a Madrid di Hewlett Packard Enterprise – Pensavo che il nuovo concept della power unit ci avrebbe dato qualcosa di più. Ad ogni modo i ragazzi sono ambiziosi esattamente come noi, perciò sono ottimista, però non si può mai sapere. I valori di forza li sapremo il sabato pomeriggio a Melbourne”.
Il manager austriaco ha inoltre spiegato: “In questa fase c’è un lavoro frenetico sullo sviluppo. Tutti cercano di trovare più downforce, ridurre il drag. Ovviamente anche il motore recita un ruolo importante, e si cerca sempre di trovare maggiore potenza. Noi ci stiamo dando obiettivi importanti, e abbiamo incrementato le nostre ambizioni sei settimane fa, perché ci è giunta voce che alcune squadre stanno lavorando molto bene. Vogliamo fare di più per arrivare preparati alla prima gara. In questo momento siamo ancora in salita”.