Il mondiale di Formula 1 del 2018 comincia all’insegna della stabilità per quanto concerne la lista degli iscritti. I team che parteciperanno al nuovo campionato sono sempre quelli dell’anno scorso, e le line-up delle squadre sono pressoché immutate.
Il mercato piloti non ha portato novità significative, ma sul fronte dei motori ci sono stati cambiamenti interessanti. Dopo tre anni di stenti, la McLaren ha deciso di interrompere la partnership con la Honda per passare alle power unit Renault. La Toro Rosso ha percorso il tragitto opposto, abbracciando i giapponesi e lasciando la Renault, dopo le difficoltà avute nell’ultima parte del 2017.
La McLaren ha optato per questa soluzione a causa degli infiniti problemi di affidabilità avuti nelle tre stagioni trascorse con Honda, ma la decisione della scuderia di Woking per il momento non ha pagato. Nei test la MCL33 è stata la vettura che ha percorso meno chilometri, e in più di un’occasione Alonso e Vandoorne hanno interrotto la loro giornata di lavoro a causa di problemi di surriscaldamento del motore. E’ vero che Alonso ha ottenuto dei buoni riscontri cronometrici con le gomme HyperSoft, ma sulla distanza la McLaren ha pochissimi riferimenti in vista del GP d’Australia.
Il team inglese è però convinto di aver trovato la soluzione agli inconvenienti tecnici patiti a Barcellona, tanto che Eric Boullier ha spiegato: “Nei test non abbiamo avuto il livello di affidabilità che ci aspettavamo, ma tutti i problemi che abbiamo avuto sono stati scovati e sistemati in fabbrica. E’ stato fatto un lavoro incredibile dietro le quinte, e lo abbiamo fatto per assicurarci di non lasciare nulla di intentato nella strada che porta all’espressione del potenziale massimo della nostra macchina. Vogliamo tirare fuori tutto il possibile dalla monoposto nella prima gara”.
© Foto Angelo Poletto per MotorSport Italia