La McLaren sta cercando di prepararsi al meglio in vista del ritorno a Indianapolis. La scuderia di Woking ci tiene a far bella figura alla sua seconda partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis negli ultimi tre anni, e vuole fortemente dare a Fernando Alonso l’opportunità di competere per la vittoria della gara più prestigiosa nel motorsport americano.
Per permettere ad Alonso di avere a disposizione un pacchetto molto competitivo, la McLaren non ha badato a spese e ha allestito uno staff di primo livello. Bob Fernley, per anni figura di vertice in Formula 1 alla Force India, è stato messo a capo del progetto McLaren-Indianapolis. A sostenere Alonso ci sarà ancora una volta Gil de Ferran, due volte campione CART e vincitore della 500 Miglia di Indianapolis nel 2003. Il brasiliano, che nel 2018 ha sostituito Eric Boullier al muretto McLaren in Formula 1, era già stato il tutor del pilota spagnolo nei mesi che lo hanno accompagnato alla sua prima esperienza sull’ovale più rinomato al mondo.
Ma negli ultimi giorni la scuderia inglese ha piazzato un ulteriore e ancora più importante colpo di mercato, mettendo sotto contratto Andy Brown come capo degli ingegneri per la 500 Miglia di Indianapolis. Il britannico può vantare un bagaglio d’esperienza notevole e ben quattro successi nella 500 Miglia di Indianapolis.
Messo assieme il gruppo di lavoro, alla McLaren resta solo da terminare il lavoro di assemblaggio della monoposto per poi farla girare in pista. A Woking sono fiduciosi sulle prospettive per la 500 Miglia di Indianapolis, e anche il passaggio ai motori Chevrolet al posto degli Honda usati nel 2017 ha soddisfatto il team britannico. Nonostante la voglia di provare il prima possibile, la McLaren non vuole bruciare le tappe, e non scenderà in pista prima di aprile. E recentemente ha anche messo una pietra tombale alla possibilità di prendere parte al GP di Indianapolis l’11 maggio per preparare al meglio la gara più importante del campionato IndyCar.
L’idea di prendere parte alla corsa nel circuito ricavato all’interno dell’ovale non dispiaceva alla McLaren, che però ha dovuto arrendersi di fronte all’impossibilità di coniugare la partecipazione all’evento con l’agenda di impegni di Alonso. “Non abbiamo intenzione di essere al via del GP di Indianapolis – ha spiegato Zak Brown, citato da Racer.com – La ragione di questa scelta dipende dalla schedule di Fernando. Quella data coincide con altri impegni inderogabili di cui eravamo già a conoscenza”.