La IndyCar sta cominciando a considerare un ritorno in Giappone
07 Aprile 2019 - 16:21
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La serie americana, complice l'arrivo come main sponsor di NTT, ripensa alla possibilità di organizzare una gara in territorio nipponico

Uno degli obiettivi di breve termine della IndyCar è quello di tornare ad avere la connotazione di competizione globale, disputando un paio di gare all’anno al di fuori dei confini nord-americani e tornando ad aprirsi a mercati molto importanti per il motorsport. La Hulman & Co., società che gestisce la serie, sta compiendo molti sforzi in tal senso e Mark Miles sta tessendo contatti con alcuni promotori per cercare di riportare la IndyCar a Surfers ParadiseCittà del Messico.

Negli ultimi giorni è emersa anche la possibilità di un nuovo approdo della categoria a ruote scoperte in Giappone. La terra del Sol Levante ha sempre apprezzato molto la IndyCar, e dal 1998 al 2002 ha ospitato la CART al Twin Ring Motegi, mentre dal 2003 al 2010 a correre sull’ovale giapponese è stata la IRL, divenuta nel 2008 IndyCar. Nel 2011, in seguito al terremoto e allo tsunami che colpirono Sendai e Tohoku e causarono migliaia di vittime e danni incalcolabili a diverse strutture, fra le quali anche l’ovale di Motegi, la corsa venne disputata sul circuito tradizionale solitamente utilizzato dal Motomondiale e dalla Super Formula.

 

©IndyCar Official Site

 

Nonostante la serie non abbia più messo piede a Motegi, la presenza di Takuma Sato ha sempre garantito grande risonanza alla IndyCar, con la vittoria del pilota giapponese alla 500 Miglia di Indianapolis del 2017 che ha contribuito a dare ulteriore linfa al seguito del campionato. Non solo: il nuovo main sponsor della categoria è NTT Data, multinazionale giapponese, che gradirebbe organizzare una gara di IndyCar in terra nipponica come ritorno d’immagine per il forte investimento economico effettuato a partire dal 2019.

“Penso che a tutti i nostri partner giapponesi, passando da NTT Data a Bridgestone e Honda, piacerebbe vederci correre lì – ha dichiarato Miles – E’ ancora difficile per noi parlare di questo, perché la nostra idea è quella di avere delle gare internazionali prima dell’inizio del campionato. Questo significa che dovremmo correre a gennaio o febbraio, con quest’ultimo mese che è la soluzione preferibile. E’ difficile trovare in Giappone un clima ideale per fare una gara di IndyCar in febbraio. Noi comunque continueremo a pensare alla prospettiva di un ritorno in Giappone. Forse troveremo il modo di tramutare tutto in realtà, magari organizzando ogni anno un evento che non faccia necessariamente parte del campionato”.

Immagine in evidenza: ©Twin Ring Motegi Official Facebook