La IndyCar si tiene stretto il push to pass e pensa di aumentare di molto la potenza dei motori
04 Marzo 2018 - 19:51
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La serie americana non rinuncia al boost di potenza, e pensa di introdurre motori decisamente più potenti

Sembrava arrivata la fine per il push to pass in IndyCar, e invece avrà ancora una lunga vita davanti a sé. Dopo mesi di valutazioni, la serie ha infatti deciso che il push to pass rimarrà uno dei capisaldi della IndyCar del domani, e il suo futuro non verrà messo in discussione, a differenza di quanto preventivato da Jay Frye nei mesi scorsi.

Il boost di potenza utilizzabile sia in difesa che in attacco per un limitato periodo di tempo nell’arco di una gara viene ritenuto essenziale per favorire i sorpassi e l’azione in pista, e la IndyCar non vi rinuncerà. Non solo: la categoria americana sta valutando la possibilità di aumentare la portata del push to pass in futuro, incrementando la differenza prestazionale del motore in regime spinto rispetto alla configurazione standard. La soluzione dovrebbe venire adottata sicuramente sugli ovali corti, a causa della difficoltà riscontrata a Phoenix e in Iowa dai piloti in fase di attacco e sorpasso.

 

 

La serie americana vuole inoltre introdurre della serie dei motori molto più potenti per aumentare lo spettacolo e il livello di competitività della categoria. La deadline più plausibile è il 2020. “Aumentare la potenza dei motori è il nostro prossimo step – ha dichiarato Jay Frye, presidente delle operazioni in pista della IndyCar – Così come siamo intervenuti sulla monoposto, cambiandone il look e l’aerodinamica, lo stesso avverrà per i motori. Abbiamo due costruttori eccezionali come Honda e Chevrolet, e abbiamo chiesto loro cosa serva fare per ottenere 100 o 150 cavalli in più con i nuovi motori. Loro hanno fatto una lista con gli interventi di cui ci sarebbe bisogno. Vedremo quali saranno i punti in comune fra i due motoristi e se la loro idea è simile alla nostra e se è in linea con gli obiettivi che ci siamo prefissati. Abbiamo già avviato questo processo: ci prendiamo sempre con tre anni d’anticipo. Anche se usassimo questa macchina fino al 2021, potremmo introdurre i nuovi motori nel 2020″

Frye ha aggiunto: “A fine estate avremo un’idea più precisa di ciò che vogliono fare i costruttori. Sapremo quando arriveranno i nuovi motori, e i costruttori faranno parte del tavolo di discussione riguardante l’introduzione della nuova macchina. Abbiamo avuto tanti meeting coi motoristi, e tutti sembrano concordare sul fatto che il nostro piano sia molto importante, e sono in linea con i nostri programmi. Anche se dovessimo dettare le specifiche del nuovo motore prima dell’arrivo di un terzo motorista, siamo sicuri che i costruttori saranno molto interessati a entrare nella serie e contenti della direzione da noi intrapresa. C’è molto entusiasmo riguardo a ciò che stiamo facendo”.