Il look è tutto in una monoposto, e la IndyCar ha afferrato il concetto. La DW12 delle origini era una monoposto sicuramente interessante per prestazioni e resa in pista, ma piuttosto tozza e difficilmente digeribile dal punto di vista estetico. E gli aerokit prodotti da Honda e Chevrolet introdotti nel 2015 non hanno fatto altro che accentuare i problemi d’immagine della macchina utilizzata dalla serie.
Quest’anno la IndyCar è tornata sui suoi passi, e lo universal bodywork ha reso la monoposto molto più bella e difficile da guidare. Per coinvolgere ancora di più gli spettatori nella visione delle gare, lo staff tecnico della IndyCar ha lavorato al riposizionamento di quattro telecamere sulla DW12. La vettura ha in tutto cinque telecamere, più quella in alta definizione posizionata sulla visiera dei piloti, confermata anche quest’anno dopo le recensioni positive ottenute nella passata stagione.
Nel 2018 si potranno vedere delle nuove immagini durante i gran premi, grazie alla nuovissima nose cam, una telecamera posizionata nella parte terminale del muso e “incavata” nella DW12. La telecamera potrà fornire delle riprese esclusive ed emozionanti per godersi appieno i numerosi sorpassi presenti nelle gare della IndyCar. L’apparecchio risulterà inoltre utile ai giudici di gara per poter valutare delle responsabilità dei piloti in caso di incidenti o manovre controverse.
LA PROSPETTIVA DALLA NOSE CAM DI HINCHCLIFFE
Tap the 🖤 if you can “get down” with Nose Cam!
Ride along with @hinchtown tailing @edjonesracing into the pits at the #FirestoneGP.🌴 #INDYCAR
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