Prosegue a ritmo incessante il lavoro dei tecnici della IndyCar sull’aeroscreen, il meccanismo di protezione della testa del pilota in caso di urto frontale con una monoposto o un detrito. Il sistema progettato da Jeff Horton, direttore tecnico della IndyCar, sta subendo profondi aggiornamenti in vista del prossimo test in pista, che si dovrebbe tenere entro la fine dell’estate e sicuramente prima del termine della stagione 2018.
“Dietro le quinte abbiamo svolto alcune simulazioni d’impatto, e una volta concluse queste prove nei prossimi trenta giorni, porteremo il windscreen in pista per provarlo su un circuito tradizionale – ha detto Jay Frye – In questo momento stiamo aggiustando alcuni particolari, per esempio la flangia di montaggio. L’esemplare del windscreen usato nei test è sempre stato inteso come temporaneo, e ora il nostro staff ha studiato alcune soluzioni per renderlo più solido e poterlo montare più facilmente sulla macchina. Ora che ci siamo presi del tempo abbiamo potuto lavorare sulla base dei feedback ricevuti, e abbiamo realizzato il nuovo design della flangia e del windscreen. Nelle nostre intenzioni quella che si vedrà in pista la prossima volta sarà la versione finale del sistema”.
Frye ha inoltre specificato che tutti i dati raccolti dallo staff tecnico della serie saranno condivisi con la Formula 1 e la FIA, che hanno introdotto in questa stagione l’Halo. “Sappiamo quali sono i loro standard in merito ai test d’impatto frontale e laterale, ma la nostra soluzione è diversa, e per questa ragione alcuni dei nostri standard si differenziano dai loro – ha sostenuto il presidente delle operazioni in pista della IndyCar – Anche se stiamo sviluppando e testando il nostro prodotto in modo indipendente, una volta che avremo a disposizione tutti i dati li gireremo anche alla FIA e ai delegati tecnici della F1, cosicché possano vedere i risultati raggiunti seguendo una strada completamente diversa dalla loro”.