La prima metà della stagione 2018 della Verizon IndyCar Series ha quasi sempre regalato emozioni e spettacolo. I 999 sorpassi delle prime quattro gare, uniti a gran premi praticamente mai banali e a diversi colpi di scena che hanno ravvivato la lotte al vertice, hanno contribuito a dare smalto alla categoria. Grande merito all’aumento dell’azione in pista va dato al nuovo kit aerodinamico universale, prodotto dall’italiana Dallara, che ha sostituito i costosi e sofisticati aerokit dei motoristi utilizzati nel triennio 2015-2017.
Sebbene le corse su piste tradizionali e cittadine finora non abbiano mai deluso le aspettative, qualche piccola pecca si è registrata nella gare su ovale. A Phoenix i gestori dell’impianto e la Firestone hanno provato a gommare anche una traiettoria esterna per provare a offrire ai piloti maggiori possibilità di sorpasso e meno problemi in caso di uscita dalla linea ideale. L’impegno non ha però dato i frutti sperati, e all’ISM Raceway è andata in scena una gara discreta, ma non eccezionale. Anche su un superspeedway come Indianapolis e su un ovale probante come quello del Texas i piloti hanno riscontrato grandi difficoltà nel tentare una manovra d’attacco. Quest’anno, con una vettura che ha un carico aerodinamico del 20% inferiore rispetto alla passata stagione, provare un sorpasso su un ovale è diventato più complicato, e molti piloti hanno lamentato problemi di bilanciamento della monoposto nel momento in cui sono in scia a un avversario a causa delle turbolenze d’aria generate dalla vettura che precede.
Per ovviare a questa situazione, i vertici della IndyCar hanno deciso di modificare il kit aerodinamico da superspeedway a stagione in corso, e a Pocono i piloti potranno contare su una downforce superiore almeno del 3% rispetto a quella della 500 Miglia di Indianapolis. Nello specifico, verrà incrementato il carico aerodinamico sulla parte anteriore della DW12 mediante l’aggiunta di due paratie: la prima nella parte centrale dell’ala anteriore, la seconda nella parte terminale. Con questi due profili alari, i delegati tecnici della IndyCar ritengono che ci sarà un miglioramento nello sfruttamento dei flussi d’aria e un incremento di carico aerodinamico, che tenderà ad accentuarsi soprattutto in gara grazie a benefici nella fase di decadimento di prestazione delle gomme Firestone, che sulla carta sarà più graduale di quanto visto in Texas.
I vertici della IndyCar tengono molto alla buona riuscita della gara di Pocono, che si correrà ad agosto. L’evento al Tricky Triangle viene infatti ritenuto una sorta di anteprima della prossima 500 Miglia di Indianapolis, e nel caso in cui i cambiamenti all’aerodinamica non risultassero efficaci la IndyCar potrebbe intervenire ancora per modificare la configurazione della DW12 in vista della gara su superspeedway del 2019.