Dopo l’annunciato addio alla Formula 1, la carriera di Fernando Alonso sembrava avere una direzione ben precisa con un futuro coinvolgimento nel campionato IndyCar e l’obiettivo dichiarato di puntare a vincere la 500 Miglia di Indianapolis. Il pilota spagnolo la settimana scorsa ha anche provato per la prima volta la DW12 su un circuito permanente, girando con una monoposto dell’Andretti Autosport al Barber Motorsports Park.
Le trattative per l’approdo di Alonso in IndyCar con la McLaren, in partnership con la struttura di Andretti, sembravano ormai delineate, e invece negli ultimi giorni è arrivata una clamorosa frenata su questo fronte. La Honda, costruttore che fornisce i motori alla compagine gestita da Michael Andretti, per il momento ha posto il veto alla possibilità di fornire i suoi motori ad Alonso. Alla base di questo netto rifiuto vi sono due ragioni. In primis le plurime lamentele del due volte campione del mondo nei confronti dei giapponesi nei tre anni nei quali sono stati partner tecnico della McLaren in Formula 1. In secondo luogo, Alonso a partire dal 2018 è impegnato anche nel WEC, dove corre con Toyota, l’altro grande marchio del Sol Levante. Sebbene il programma IndyCar della Honda sia gestito dalla struttura statunitense dell’Honda Performance Development, ogni scelta compiuta dallo staff deve ricevere il benestare dei piani alti. Un benestare che ora come ora non c’è.
La McLaren e Andretti stanno comunque studiando delle soluzioni per risolvere il problema. Una delle ipotesi al vaglio prevede che Alonso possa correre la stagione 2019 con una vettura dell’Harding Racing, team che secondo voci di mercato potrebbe entrare nell’orbita dell’Andretti Autosport, che vorrebbe dare spazio anche al promettente O’Ward, fresco vincitore del campionato Indy Lights. Un coinvolgimento di Alonso con un Harding Racing supportato da Andretti permetterebbe allo spagnolo e alla McLaren di aggirare l’ostacolo Honda, visto che il team di Mike Harding è spinto da motori Chevrolet e ha col costruttore americano un contratto valido anche per il 2019.