La FIA prende posizione sulla criticata regola del tempo minimo durante i pit stop della Formula E. Per ragioni di sicurezza, infatti, i tecnici della Federazione avevano pensato nel 2014 a una soluzione che potesse consentire ai meccanici di rimandare i piloti in pista senza alcun rischio dopo il cambio di vettura, evitando così problemi legati a un cattivo allacciamento delle cinture.
Despite it being his first #FormulaE race, @tom_blomqvist is already a natural at the car change. #MarrakeshEPrix pic.twitter.com/d3EpiIlwFp
— MS&AD Andretti FE (@msadAndrettiFE) January 12, 2018
Ora, alla luce dell’efficienza e della rapidità che gli addetti al pit stop delle varie scuderie hanno raggiunto nel corso degli anni, si è deciso di abolire definitivamente questo ‘limite’ a partire dalla gara successiva a quella che si disputerà in questo weekend a Marrakech, anche se ovviamente le tempistiche lasciano parecchio spazio alle polemiche. Secondo la maggioranza dei piloti, infatti, la decisione doveva essere presa prima dell’inizio della stagione ad Hong Kong, in modo da dare il giusto tempo alle squadre di prepararsi al meglio.
“Sono a favore di questa decisione, ma avrei preferito che questa fosse presa con un po’ di anticipo, per consentire a noi e ai nostri meccanici di ottimizzare la procedura – ha affermato il campione del mondo in carica Lucas Di Grassi – Un cambiamento così drastico potrebbe essere un azzardo soprattutto all’inizio e scombussolare un po’ le gare”.
“Dal punto di vista dello spettacolo è una scelta che può andare bene, ma per quanto riguarda la sicurezza non è il massimo – ha aggiunto Sam Bird, pilota della DS Virgin Racing – In questa maniera non si potrà impedire a noi piloti di sganciarci le cinture prima in modo da velocizzare il cambio vettura e ciò potrebbe rappresentare un serio pericolo”.