La Force India elimina i team order: Perez e Ocon di nuovo liberi di “darsele”
07 Gennaio 2018 - 9:59
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Secondo Szafnauer, i due piloti hanno raggiunto la maturità sufficiente per lottare senza pregiudicare gli interessi della squadra

Una delle rivalità più interessanti del mondiale di Formula 1 2017 è stata quella in seno alla Force India. La scuderia di proprietà del vulcanico Vijay Mallya ha potuto contare su due piloti veloci come Sergio Perez ed Esteban Ocon, in grado di stimolarsi a vicenda e a spingere l’altro a tirare fuori tutto il potenziale a disposizione.

La competitività fra i due piloti della “Pantera Rosa” è però andata oltre il limite in alcune occasioni; basti pensare a quanto successo a Baku, con Ocon che ha spedito Perez a muro. Peggio ancora è andata nel GP del Belgio, con Perez che ha stretto a muro il compagno di squadra prima dell’Eau Rouge. Da quel momento la Force India ha impedito ai suoi portacolori di lottare fra loro, visto che la loro rivalità stava facendo perdere al team diversi punti preziosi nella rincorsa al quarto posto nella classifica costruttori.

 

 

Ora però le cose sembrano cambiate, e la scuderia anglo-indiana ha di nuovo concesso carta bianca ai suoi piloti: non ci saranno più team order“Adesso i piloti hanno compreso meglio ciò che devono fare, e sono maturati al punto tale che sanno cosa devono fare, e noi a nostra volta sappiamo cosa va fatto – ha detto Szafnauer, COO della Force India – L’anno prossimo le cose dovrebbero andare molto meglio rispetto al 2017. E’ buffo il fatto che siamo stati criticati per aver imposto delle regole rigide dopo i fatti di Spa dopo che siamo stati criticati nelle gare precedenti perché non avevamo ancora preso dei provvedimenti. Noi li abbiamo lasciati liberi di correre fra loro, ma a un certo punto le cose sono precipitate e abbiamo impedito loro di farlo. Probabilmente siamo intervenuti nel momento giusto, vi siamo riusciti ad arrivare quarti nei costruttori. Avevamo paura di non farcela all’epoca, perché i nostri piloti continuavano ad avere dei contatti fra loro in pista, e stavamo perdendo tanti punti. A Baku ne abbiamo persi 33. Guardando adesso a come è andata la stagione, abbiamo fatto bene a intervenire solo dopo la gara di Spa“.