Valtteri Bottas è stato il grande protagonista del Gran Premio d’Austria 2017, che gli ha regalato il secondo successo in Formula 1 dopo quello di Sochi. Il pilota finlandese della Mercedes ha praticamente dominato la gara fin dalle fasi iniziali, quando ha messo in atto quella che molti hanno definito “la partenza perfetta”.
Eppure non tutti sono convinti che la manovra del numero 77 sia regolare a tutti gli effetti, a partire da Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo, che durante il primo giro della corsa hanno subito segnalato al Direttore di Gara Charlie Whiting la presunta partenza anticipata.
Effettivamente, qualche istante prima dello spegnimento dei cinque semafori rossi, la Mercedes W08 ha fatto un leggerissimo sobbalzo in avanti, ma nonostante ciò la Federazione ha voluto chiarire il perché della sua decisione di non penalizzare Bottas, dimostrando che il giudizio degli stewards non si è basato solamente sull’accurata osservazione dei vari replay.
Sull’asfalto della griglia di partenza, infatti, sono posizionati dei sensori che verificano la posizione di ogni macchina allo start, opportunamente tarati con un range di tolleranza all’interno del quale la partenza della monoposto è da ritenersi regolare.
Questo è ciò che è accaduto a Bottas, tant’è che la stessa grafica della FOM ha riportato che il finlandese si è mosso dalla sua piazzola appena 201 millesimi dopo lo spegnimento dei semafori, segno evidente che la bravura del pilota sia stata anche assecondata da una certa dose di fortuna.
“Il sistema che controlla le partenze anticipate valuta se una vettura si sposta di una distanza prefissata, molto piccola, nel periodo tra l’accensione dell’ultima luce rossa e lo spegnimento dei cinque semafori – ha affermato un portavoce della FIA al termine del Gran Premio – In passato, abbiamo scoperto che bisogna permettere un movimento molto piccolo alle monoposto, poiché i piloti devono talvolta fare delle regolazioni della frizione in preparazione alla partenza. Questo sistema, che dipende dal cronometraggio ufficiale fornito dalla Formula 1, è in funzione da circa 20 anni e si è dimostrato estremamente affidabile in questo lasso di tempo. Nel caso di oggi, Bottas non ha superato questo limite molto piccolo prima che venisse dato il via. Semplicemente, ha fatto una valutazione estremamente accurata e fortuita, anticipando il momento in cui le luci si sarebbero spente con precisione. Qualsiasi movimento effettuato prima del via è rientrato nelle tolleranze consentite”.