Dopo i tantissimi episodi verificatisi recentemente, che hanno avuto un apice importante nel recente Gran Premio del Messico, la Federazione Internazionale dell’Automobile ha voluto rispondere direttamente a tutti coloro, addetti ai lavori e non, hanno incitato al ritorno della ghiaia nelle vie di fuga, nelle quali si vedono, invece, aumentare di anno in anno le zone di asfalto o, al massimo, di erba.
Nell’ultima settimana di pausa, prima del Gran Premio del Brasile, in programma questo weekend a Interlagos, tantissimi piloti hanno inneggiato a un ritorno della ghiaia a bordo pista, complice un trattamento poco equo da parte della Direzione Gara verso coloro che traggono costantemente vantaggi dai tagli di curva, soprattutto nelle fasi di sorpasso o in partenza (come accaduto con Lewis Hamilton all’Hermanos Rodriguez, ndr). Hulkenberg, Vettel, Kvyat, Ricciardo, Verstappen , ma anche il team principal della Red Bull Christian Horner, hanno inneggiato a un ritorno alla ghiaia, che permetta di evitare polemiche e discussioni eterne in seguito alle decisioni dei commissari di gara. In questo modo, infatti, chi dovesse andare fuori pista non sarà più avvantaggiato, ma al contrario si troverà fortemente penalizzato.
La FIA, tramite un suo portavoce, ha dichiarato ad Auto Motor und Sport di non valutare neanche lontanamente un ritorno alla ghiaia come soluzione alle problematiche emerse. La giustificazione sarebbe da ricercare in diverse cause, prima su tutte la contrarietà della Pirelli, che vedrebbe in questo possibili problemi ai propri pneumatici, soprattutto in ottica sicurezza. “La Pirelli non la vuole. Già si lamenta dei numerosi fattori che possono causare danni alle gomme, figuriamoci se ci fosse la ghiaia a bordo pista” così ha riportato qualche giorno fa la testata giornalistica tedesca.