La FIA regolamenta la “questione dell’olio bruciato” a partire da Monza
24 Luglio 2017 - 13:23
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La Federazione mette ufficialmente dei paletti alle Power Unit che saranno omologate a partire dal Gran Premio d'Italia

La FIA usa il pugno di ferro nella questione dell’olio da bruciare per “vitaminizzare” il carburante. Dopo un continuo tira e molla dall’inizio della stagione senza delle regole chiare e precise sulla questione, la Federazione ha deciso di porre dei limiti al consumo del lubrificante a partire dal prossimo Gran Premio d’Italia di inizio settembre.

I motori a combustione interna che saranno omologati per Monza e per le gare successive dovranno rispettare un vincolo di 0,9 litri di olio nella miscela di carburante per 100 chilometri, mentre ci sarà ancora piena libertà per i prossimi due Gran Premi in Ungheria e Belgio.

La FIA, però, avrebbe voluto imporre il limite di 0,6 litri per 100 chilometri già a partire dalla prossima gara a Budapest, ma i motoristi si sono fermamente imposti in quanto gli attuali ICE non sarebbero stati in grado di rispettarlo. Per questo motivo, la Direzione Tecnica ha lasciato due Gran Premi di margine (intervallati dalla pausa estiva, ndr) per rientrare in un margine più blando (quello che entrerà in vigore da Monza, ndr), mentre dal 2018 tutte le Power Unit dovranno necessariamente rispettare il limite di 0,6 litri.

“Abbiamo capito e accettato che alcuni concorrenti potrebbero essere in seria difficoltà nel rispettare il limite di 0,6 litri di consumo di olio per 100 chilometri già in questa stagione, per cui viene concessa una fase di tolleranza a tutte le Power Unit attualmente in uso – si legge nella Nota Tecnica inviata dal responsabile tecnico della FIA Marcin Budkowski a tutti i team – Tuttavia, a partire dal Gran Premio d’Italia il consumo di olio di qualsiasi ICE (Internal Combustion Engine – Motore a combustione interna) della Power Unit dovrà essere inferiore a 0,9 litri per 100 chilometri e qualsiasi consumo superiore a questo limite sarà considerato sospetto e quindi indagato come una potenziale violazione del Regolamento Tecnico”.