Come ben noto da tempo, la stagione 2017 porterà con sé tante novità regolamentari, che influenzeranno notevolmente la concezione attuale di Formula 1. Le nuove norme sono state proposte per la prima volta due anni fa dalla Red Bull, ma sono state approvate all’unanimità dopo una revisione da parte della McLaren.
A poco più di un mese e mezzo dalle prime presentazioni delle monoposto, sono iniziate le prime schermaglie tra le tre scuderie di vertice, che hanno dominato nell’ultima stagione di Formula 1: stiamo parlando di Mercedes, Red Bull e Ferrari.
Proprio la Ferrari, tramite il responsabile del settore aerodinamico del progetto 668 (il nome del progetto della monoposto 2017 del Cavallino Rampante, ndr) Simone Resta, ha presentato un esposto alla Federazione Internazionale dell’Automobile, chiedendo a Charlie Whiting un chiarimento sulle sospensioni idrauliche di ultima generazione, già impiegate sulle vetture di entrambe le rivali nel corso del 2016.
La scuderia di Maranello, infatti, vuole capire bene se effettivamente è lecito introdurre una sospensione che sia in grado di modificare l’altezza da terra della monoposto senza alcun tipo di controllo elettronico, prima di iniziare a sviluppare questi concept così evoluti, molto difficili da mettere a punto tramite un lavoro di simulazione molto accurato.
Secondo le ultime indiscrezioni, Resta ha voluto chiedere alla FIA se queste sospensioni possono essere in grado di assorbire e cedere energia tramite un adeguato impianto idraulico, che permetterebbe di mettere in pratica un vero e proprio ‘correttore d’assetto’, con notevoli vantaggi dal punto di vista aerodinamico.
In altri termini, l’effetto desiderato è quello che veniva dato dal FRIC (Front and Rear Inter Connected suspension, ndr), sistema utilizzato dalla Mercedes nella prima parte del 2014 e poi abolito a partire dal Gran Premio di Germania dello stesso anno. Il FRIC era in grado di correggere i fenomeni di beccheggio e di rollio mettendo in comunicazione i due assi anteriore e posteriore della vettura, ma fu bandito proprio per quest’ultima ragione. Il nuovo modello di sospensione idraulica, utilizzato da Mercedes e Red Bull, è in grado di concedere gli stessi benefici pur non collegando gli assi della monoposto.
La Ferrari contesta alla Federazione la legalità di queste nuove sospensioni idrauliche, in quanto vanno contro l’articolo 3.15 del regolamento tecnico di Formula 1, che vieta alle sospensioni di influenzare l’aerodinamica della monoposto.
La risposta di Charlie Whiting, arrivata il 5 dicembre, avrebbe dato ragione a Simone Resta, di conseguenza è stato inviato un messaggio a tutte le scuderie per sottolineare proprio quest’aspetto. Mercedes e Red Bull sono state messe in guardia, tant’è che da Milton Keynes stanno lavorando intensamente per cercare di trovare una soluzione tempestiva a questo problema, per arrivare pronti alla prima sessione di test invernali di inizio marzo.