Il campionato di Formula 1 2017 ha emesso da oltre un mese i verdetti ufficiali, e ancora una volta la Ferrari non è riuscita a fregiarsi del titolo costruttori e a portare alla conquista dell’iride un suo pilota. Nonostante la SF70-H si sia mostrata veloce e competitiva su quasi tutti i circuiti del mondiale, la corsa iridata di Vettel si è bruscamente interrotta tra Singapore e Suzuka, fra un incidente alla partenza e due problemi d’affidabilità pesanti come un macigno.
La scuderia di Maranello ha però disputato una stagione di ottimo livello, e le cinque vittorie ottenute da Vettel lo dimostrano. Non solo: il pilota tedesco e il compagno di squadra Raikkonen hanno complessivamente portato alla Ferrari 522 punti, il miglior bottino di sempre per un team che non è diventato campione costruttori. Questi risultati si tradurranno inoltre in un cospicuo aumento della tassa d’iscrizione al mondiale di Formula 1 2018 per il Cavallino Rampante. La Ferrari, come rivelato nei giorni scorsi dal giornalista Roberto Chinchero, dovrà infatti pagare alla FIA 2.684.665 euro per poter disputare il prossimo campionato di F1, circa 500.000 euro in più rispetto al 2017.
L’aumento del costo di partecipazione al mondiale di F1 per la Ferrari dipende essenzialmente dai migliori risultati ottenuti rispetto al 2016. La entry fee infatti dipende in larga misura dai punti ottenuti nella stagione precedente, con la FIA prevede che ogni squadra paghi circa 4315 euro per ogni punto ottenuto, oltre a una quota fissa di 431.638 euro. I 522 punti conquistati dalla Ferrari nelle venti gare del mondiale 2017, porteranno il team di Maranello a sborsare 2.253.027, contro il milione e 720 mila euro circa del 2016, per far fronte alla quota variabile della tassa d’iscrizione al campionato 2018.