Dopo un’estenuante lotta tra le aule di tribunale, la famiglia Brabham ha colto un’importante successo che riavvicina il marchio al mondo della F1. David Brabham, ex pilota di Formula 1 e figlio del mitico Sir Jack Brabham, in una controversia andata in scena in Germania, aveva citato in giudizio Michael Trucco in seguito al rifiuto di annullare alcune registrazioni all’interno dell’Unione Europea che utilizzavano il nome Brabham. Grazie a questa strategia di mercato, Trucco vendeva vetture stradali sotto il marchio Brabham Racing.
Con questa vittoria il marchio Brabham torna tra le mani dei legittimi proprietari e David ha subito espresso la sua soddisfazione: “Sono lieto che questa storia sia giunta al termine. E’ stata una battaglia lunga e faticosa ma questa era una cosa che sentivo che dovevamo fare per proteggere il nome Brabham. Il marchio globale é sinonimo di successo e innovazione sostenuti da 60 anni di tradizione sportiva e perciò merita di essere protetto. Questa sentenza non solo aiuterà i piani futuri per il marchio Brabham ma anche per proteggere la terza generazione di piloti della famiglia, rappresentata da Sam e Matthew“.
La Brabham ha corso in Formula 1 dal 1962 al 1992 (con l’esclusione del 1988), disputando 402 gran premi e cogliendo 35 vittorie. Il marchio inoltre può vantare due titoli costruttori (1966 e 1967) e un bottino di 4 titoli piloti (1966, 1967, 1981, 1983). I piloti che hanno portato alla vittoria il marchio Brabham sono Jack Brabham, Denny Hulme e Nelson Piquet (due titolo mondiali).
La domanda sorge spontanea: visto il successo nelle aule di tribunale sulla questione “marchio”, adesso la Brabham riuscirà a rientrare in F1? Non ci resta che aspettare.