Questa mattina, mentre le vetture sfrecciavano tra le strade del Principato di Monaco, la famiglia di Jules Bianchi, che proprio a Montecarlo ha ottenuto i suoi primi punti iridati in Formula 1, ha annunciato l’avvio di azioni legali contro la FIA, la FOM e la Marussia, l’ex squadra di Jules che oggi ha preso il nome di Manor. Il motivo di tali procedimenti giudiziari è il fatto che la famiglia Bianchi ritiene che tali parti citate, chi più chi meno, siano responsabili della morte di Jules, avvenuta il 17 luglio 2015 dopo i gravi danni riportati dall’incidente con la gru durante il Gran Premio del Giappone 2014.
Julian Chamberlayne, legale della famiglia Bianchi, ha affermato che “la morte di Jules poteva essere evitata. Ci sono state evidenti falle nella pianificazione, nell’organizzazione, nell’orario di gara e nella conduzione della stessa da parte dei commissari, considerato che si è corso in condizioni molto pericolose durante la tipica stagione dei tifoni in Giappone“.
Anche il padre di Jules, Philippe Bianchi, ha espresso il suo pensiero su questa importante azione legale: “Cerchiamo giustizia per Jules e vogliamo la verità sulle decisioni che hanno portato all’incidente di mio figlio. Come famiglia abbiamo ancora molte domande senza una risposta e siamo sicuri che l’incidente di Jules poteva essere evitato, se non fossero state prese delle decisioni errate“.