MELBOURNE – Dopo quattro mesi d’attesa, la Formula 1 è finalmente ripartita. Melbourne, come di consueto, ospita il round iniziale del mondiale, e ha accolto ancora una volta a braccia aperte il Circus per l’inizio di una nuova ed eccitante stagione. Le qualifiche hanno fornito molte indicazioni interessanti, con Hamilton e la Mercedes in forma smagliante sul giro secco e in grado di stracciare gli avversari e di marcare il nuovo record della pista con uno strabiliante 1:21.164.
Tuttavia uno degli elementi maggiormente caratterizzanti dell’inizio del mondiale non ha a che fare con i riscontri cronometrici. Le prove libere e le qualifiche hanno ottenuto risalto sui social media e nei mezzi di comunicazione principalmente per le difficoltà provocate dall’Halo alle riprese televisive. Il sistema di protezione della testa del pilota, introdotto ufficialmente in questa stagione con un’imposizione d’autorità della FIA, toglie molta visibilità alle immagini catturate dalle telecamere onboard. La telecamera posizionata all’altezza del roll bar non riesce a catturare tutti i dettagli della guida del pilota e delle condizioni della pista, vista la presenza dell’Halo davanti all’inquadratura. Ancora più deficitarie le riprese onboard con telecamere poste ai lati del cockpit: l’Halo blocca quasi completamente il campo visivo. Nel caso in cui un pilota entri in contatto con l’avversario che lo precede e rompa l’ala anteriore, dalle riprese onboard sarebbe praticamente impossibile accorgersi di eventuali danni.
A complicare la situazione vi è un regolamento molto restrittivo sul posizionamento delle telecamere sulle monoposto. Tutte le venti vetture devono montare una telecamera sopra l’airbox, mentre le altre vengono installate sulle macchine in posizioni scelte dall’organizzazione della Formula 1, con decisioni che cambiano gara per gara. Le regole stabiliscono chiaramente che ai team devono essere resi noti in via ufficiale tutti i cambiamenti relativi al posizionamento e all’installazione delle telecamere entro il 30 giugno della stagione precedente. Quanto appena detto, rende di fatto impossibile variare il punto d’installazione delle telecamere sulle macchine in questo campionato: gli eventuali correttivi entreranno in vigore solo nel 2019.
“Non vogliamo avere riprese televisive che non siano interessanti o emozionanti – ha commentato una fonte anonima dello staff della FOM ad Autosport – Il nostro modello prevede di mostrare solo inquadrature che intrattengano il pubblico. Non vogliamo però reagire in modo istintivo a quanto è accaduto a Melbourne e alle critiche del pubblico”.
Otmar Szafnauer, COO della Force India, ha dichiarato al riguardo: “Una cosa che mi colpisce molto è che il 50% dell’immagine viene oscurato dall’Halo. Al momento è presto per trarre delle conclusioni, ma immagino che sulla base dei feedback riscontrati ci muoveremo di conseguenza”.