Dopo il comunicato che ha sancito il cambio moto durante la gara della MotoGP di domani, Javier Alonso e Loris Capirossi hanno indetto una conferenza stampa per spiegare nei minimi dettagli il perchè di una decisione così estrema che ha davvero sorpreso tutto il mondo del Motomondiale. Il Responsabile della Dorna e l’addetto alla sicurezza dei piloti, oltre a spiegare le vari fasi che vedremo durante la corsa di domani, hanno mostrato una certa delusione nei confronti della Bridgestone. Le dichiarazioni di Javier Alonso, rappresentante Dorna: “Semplicemente Bridgestone ci ha comunicato ufficialmente che la gomma ‘dura’ non sarebbe durata più di 14 giri per le MotoGP e 15 per le CRT. È un problema di sicurezza. Abbiamo perciò deciso di utilizzare la formula del flag-to-flag, che era stata individuata per situazioni in cui le gomme sarebbero andate in crisi e questa è molto simile, in questo modo abbiamo potuto diminuire il numero di giri totali di solo uno. Per quanto riguarda le specifiche motoristiche delle CRT, Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in questo senso. Quando le avremo decideremo. Potremmo anche permettere loro di cambiare solo le gomme e non la moto”.
Lo spagnolo ha concluso: “Non siamo per nulla felici della situazione che si è venuta a creare. La proprietà del circuito aveva comunicato sia a Bridgestone che a Dunlop che il tracciato sarebbe stato riasfaltato a dicembre già lo scorso anno. Anche nella gara di Superbike avevamo ravvisato delle criticità, ma loro hanno deciso di non effettuare nessuna prova. Ormai è tardi per parlarne, ci siamo preoccupati solo della sicurezza. Certamente discuteremo con i due fornitori, ma è difficili sanzionarli, non possiamo agire dal punto di vista sportivo. Discuteremo secondo quello che prevedono i contratti, vogliamo avere gomme migliori per il futuro. Questo è certo. Se questo richiederà dei test supplementari li faranno, come successo per l’Argentina”.
Dello stesso avviso Loris Capirossi: “Ci è stato chiesto dai piloti di modificare la sede dei test invernali, farne uno in Malesia e uno qui a Phillip Island. Mi sembra una buona idea. La pit line sarà lunga 55 metri, la disegneremo questa notte o domani mattina presto. Questa mi sembra un’ottima soluzione, da utilizzare anche negli altri circuiti a prescindere dal flag-to-flag. Chi la sorpasserà sarà penalizzato, a discrezione della Direzione Gara. Ho lavorato con Bridgestone fin dai suoi inizi in MotoGP. A volte problemi di blistering ne avevamo, ma anche una decina di gomme fra cui scegliere. La caratteristica di questo nuovo asfalto è che ha un grip incredibile e infatti tutti i piloti hanno potuto usare gomme durissime e farle lavorare. La controindicazione è che scalda troppo e sorgono le bolle”.