La bandiera rossa salva il successo dell’Aston Martin, Ferrari beffata
04 Maggio 2019 - 21:07
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Successo per la #97 di Martin-Lynn davanti alla rossa #51, Porsche vince il titolo costruttori e trionfa tra le AM

Tantissime emozioni anche tra le GT alla 6 Ore di Spa. Una gara contraddistinta dal maltempo, con cambiamenti climatici che portavano dal sole alla neve in pochi istanti. Ad emergere è stata l’Aston Martin, che ha così conquistato il secondo successo stagionale dopo Shanghai. In questa occasione si è imposta la #97, condivisa da Maxime Martin ed Alex Lynn. Seconda piazza per la Ferrari 488 GTE #51 di Calado-Pier Guidi, autori di una corsa magistrale e che avrebbe meritato molta più fortuna nel finale. Completa il podio la Porsche #91 di Lietz-Bruni, davanti alla gemella #92 di Christensen-Estre. Questo risultato consente alla casa di Weissach di portarsi a casa il mondiale costruttori di classe con una gara di anticipo. Si tratta del secondo allora dopo quello conquistato nel 2015, quando lo stesso Richard Lietz vinse anche il mondiale piloti.

La Ford è partita dalla pole ma non ha mai avuto il ritmo di gara adatto, esattamente come le BMW che avevano dimostrato grande velocità nelle prove. A sorprendere sono state sin da subito le Porsche e le Ferrari, relegate nelle retrovie in qualifica ma molto competitive in condizioni di pista scivolosa. Da segnalare uno strepitoso stint di Kevin Estre sulla #92, in grado di rimontare posizioni su posizioni fino a sverniciare l’Aston Martin di Lynn prendendosi la vetta. Sfortuna in casa Ferrari, dato che all’uscita di una Full Course Yellow Pier Guidi è rientrato per fare un pit stop quando era in testa. La strategia sembrava azzeccata, ma poco dopo è tornato a piovere annullando di fatto il vantaggio creatosi, con tutti costretti ai box per montare le gomme da bagnato.

La BMW è riuscita a raddrizzare una gara nera nell’ultima ora, ma un clamoroso errore nel richiamare entrambe la macchine ai box ad un quarto d’ora dal termine ha costretto le M8 GTE al quinto e nono posto finale. Il duello per la vita è stato caratterizzato dalla presenza al comando di Martin, inseguito da uno scatenato Calado sulla Ferrari. Il britannico sembrava avere il rivale in pugno, quando ad otto minuti dal termine la direzione gara ha deciso per la bandiera rossa. Un finale amaro per il Cavallino, che va comunque a Le Mans con la consapevolezza di essere cresciuta rispetto a Sebring e di poter far bene in condizioni di asfalto precario.

Tra le GTE AM, trionfo per la Porsche #77 del Dempsey Proton Racing, condotta da Riccardo Pera, Julian Andlauer e Matt Campbell. Seconda piazza per l’Aston Martin #90 del TF Sport, condivisa da Yoluc-Hankey-Eastwood, mentre completa il podio la Ferrari #61 del Clearwater Racing di Cressoni-Griffin-Perez-Companc.

Immagine in evidenza: ©Aston Martin Racing Twitter Page