In queste giorni, Kurt Busch ha deciso nonostante la controproposta del Furniture Row Racing di lasciare il team satellite del Richard Childress Racing , dopo un solo anno di contratto per accasarsi al SHR.
Busch è attualmente in lotta per una posizione all’ interno del Chase, anche se non ha ancora ottenuto una vittoria stagionale. Con sei Top-5 e undici Top-10 sta avendo una stagione molto consistente, e con un solo anno di contratto vediamo cosa potrebbe significare questo movimento di mercato.
Inizialmente lo Stewart-Haas era composto da solo due auto, poi dal 2012 con l’entrata della Patrick il team è salito di fama. Successivamente alla fine di quell’ anno si viene a sapere che Kevin Harvick si aggiungerà al team dall’ anno prossimo. Quindi l’idea di Stewart era quella di fare un team a quattro punte. Con Newman, inzialmente all’ interno ci si domandava per quale motivo “The Rocket” non dovesse rimanere. Sfortunatamente non lo sapremo mai, fatto sta che il pilota è stato recentemente appiedato per l’anno prossimo.
Quindi muovendo Busch al SHR, personalmente non la reputo una cattiva cosa. Con Stewart,Patrick,Harvick e Busch assieme portano con sé un bagaglio di esperienza enorme ed una squadra che può senza dubbi competere con l’ Hendrick Motorsports. C’è anche da dire che Stewart-Haas e Hendrick Motorsport sono già partner dato che il primo riceve i motori e i telai dal secondo.
Pensare, che i due team lavorando assieme è come se fossero un solo con tanti grandi nomi al loro interno: quattro dello SHR e quattro dell’ HMS: Jimmie Johnson, Jeff Gordon, Kasey Kahne e Dale Earhnardt Jr.
Con 13 titoli in 20 anni, i due team dovrebbero essere inarrestabili negli anni a seguire, in più hanno dei piloti di un’ immensa fama e le grandi sponsorizzazioni di Earnhardt jr e Patrick.
Quindi vedere Kurt al fianco di Stewart non è una cattiva cosa, probabilmente però il primo anno sarà complicato già che per la prima volta si avranno 4 auto in squadra.
Con Smoke, Happy, The Outlaw e Danistar assieme faranno della NASCAR un mondo migliore; non si attende che l’inizio della stagione del 2014 per capire quante buone cose potranno fare.