SAKHIR – La Williams non è ancora riuscita a mettersi alle spalle il periodo di crisi tecnica, e anche a Sakhir continua a essere lontanissima dalle scuderie rivali. Dopo aver faticato tantissimo a Melbourne a causa dei pochi giorni di test disputati e alla mancanza di componenti di ricambio, la scuderia di Grove sperava di essere più veloce nel GP del Bahrain, ma così non è. Russell ha chiuso le FP2 in diciannovesima posizione, staccato di otto decimi da Antonio Giovinazzi e a tre secondi da Sebastian Vettel, il più rapido nella seconda sessione di prove libere. Kubica è invece risultato essere il fanalino di coda, a ben un secondo di distanza dal compagno di squadra e a quattro da Vettel.
“Almeno in Australia correvo con un set-up completamente diverso rispetto a quello di Russell, ma stavolta stiamo usando lo stesso assetto, e nonostante questo la mia macchina rimane sempre molto diversa dalla sua – ha dichiarato il pilota polacco, citato da GPToday.net – A essere sincero ciò che sta accadendo è molto strano e mi rende difficile guidare la vettura. Poi se cerco di seguirlo e provo a cambiare l’assetto, devo ridurre il grip della macchina e vado ancora più lento. Non funziona niente. Se rendo la vettura più guidabile, sono lento. E se cerco di sistemarla così come dovrebbe essere, è inguidabile. E’ una situazione davvero difficile. Spero che si possa riuscire a risolverla, e se ce la faremo sarà la prima volta che potrò guidare la macchina con un po’ di potenziale”.
Kubica ha poi spiegato ad altri giornalisti: “Il team vuole darci la miglior monoposto possibile, ma in un mondo perfetto un pilota vorrebbe poter contare su degli aggiornamenti e su pezzi di ricambio in buone condizioni. Noi piloti della Williams siamo stati messi una posizione delicata. In qualifica non potremo spingere andando oltre i cordoli, perché se lo faremo correremo il rischio di danneggiare la macchina, e non abbiamo delle componenti di ricambio in caso di necessità. A complicare il tutto, c’è la mancanza di velocità. So che i ragazzi stanno facendo del loro meglio e stanno lavorando duramente: abbiamo solo bisogno di tempo”.