La prima sessione di qualifiche della 24 ore di Le Mans è andata in archivio nella serata di ieri, con una Toyota che si è presa il comando delle operazioni come previsto. Così come accaduto nelle libere, il miglior tempo lo ha fatto segnare Kamui Kobayashi, autore di un 3’17”161 che ha posto la vettura #7 in cima al gruppo. Verso metà sessione il fattaccio: Mike Conway era al volante di questa vettura, quando all’ultima chicane si era girata la DragonSpeed LMP2 di Gonzales.
Il messicano ha pensato bene di ripartire proprio mentre arrivava il britannico, urtandolo e distruggendo il frontale di entrambe le vetture. Sia Conway che Gonzales sono immediatamenti rientrati ai box e la Toyota dopo mezz’ora era già in pista con Jose Maria Lopez. Sorprendente però la prestazione della BR1 AER della SMP Racing, in particolare la #17 di Egor Orudhzev è arrivata ad appena 472 millesimi dalla vetta.
Davvero un bel passo in avanti, visto è stata di circa due secondi più rapida di quanto fece nelle qualifiche dello scorso anno. Va detto che probabilmente Toyota non era al massimo, considerando che la pole del 2018 è stata fatta in 3’15” e quella di due anni fa addirittura in 3’14”. Non c’è da stupirsi dunque se la #8 è solo quarta, con Fernando Alonso che ha girato in 3’19”632. Davanti a lui la Rebellion #3 di Thomas Laurent, accreditato di un crono in 3’19”603.
Segue l’altra SMP, la #11 di Stoffel Vandoorne davanti alla Rebellion #1 di Andrè Lotterer. In chiusura per quanto riguarda la classe regina ci sono le vetture più staccate: settima la BR1 Gibson della DragonSpeed, la #10 che con Ben Hanley ha girato in 3’20”200. Ottava la solita ByKolles #4, che con Tom Dillmann non ha fatto meglio di un 3’25”246.
In classe LMP2 continuano a comandare le Oreca 07 Gibson. Qui comanda la #31 della DragonSpeed, quella che si è toccata con la Toyota di testa. La pole provvisoria se l’è presa Pastor Maldonado in 3’26”804, per solo un decimo davanti all’Alpine #36 di Nicolas Lapierre. A sorpresa però, il terzo posto è di una Ligier, con la #22 della United Autosports condotta da Filipe Albuquerque che è a solo mezzo secondo dal battistrada. Tredicesima di classe la Dallara #47 della Cetilar Villorba Corse, che ha girato in 3’29”748 con Giorgio Sernagiotto.
Splendida la battaglia in classe GTE PRO per il primato. L’Aston Martin aveva comandato la prima parte di sessione, ma nel finale è venuta fuori la Ford GT. Il miglior tempo è infatti per la #67 di Harry Tincknell, autore di un 3’49”530, per appena 28 millesimi più rapido della Porsche #93 di Nick Tandy. Terza proprio la prima delle Vantage, la #97 di Alexander Lynn che ha pagato mezzo secondo dal leader. Ottava piazza per la prima Ferrari, che risulta essere la #71 di Sam Bird in 3’50”850. Malissimo Corvette e BMW che si trovano nelle retrovie. In GTE AM, le Porsche siglano una netta tripletta. Davanti a tutti c’è la #88 di Matteo Cairoli, al comando in 3’52”454. Seconda la #56 di Jorg Bergmeister, mentre è terza la #77 di Julien Andlauer.