A Monza si è appena conclusa una delle qualifiche più tirate, più incerte e più emozionanti della stagione 2018 di Formula 1. Continui botta e risposta tra Lewis Hamilton e i padroni di casa della Ferrari hanno visto la predominanza degli uomini vestiti in Rosso con Kimi Raikkonen che torna in pole position un anno e mezzo dopo l’ultima conquistata a Monte Carlo la passata stagione. Il pilota finlandese ha segnato il tempo di 1:19.119 con un media di 263.587 km/h, diventando così il giro più veloce fatto mai registrare in 69 stagioni di Formula 1. Abbattuto di 4 decimi il record della pista di Juan Pablo Montoya fatto segnare nel lontano 2003. A chiudere la prima fila del Gran Premio d’Italia l’altra Ferrari, quella di Sebastian Vettel staccato di 161 millesimi dal compagno di squadra. Con questo risultato la casa di Maranello torna a dominare le prime due posizioni in griglia dopo 18 anni. L’ultima volta infatti fu quella di Michael Schumacher e Rubens Barrichello nel 2000.
Il campione del mondo 2007 ha sicuramente sfruttato, in entrambi i tentativi del Q3, la scia del tedesco, che ha preceduto il suo rivale in campionato per appena 14 millesimi. Lewis Hamilton aveva aumentato la tensione dei Tifosi dopo aver fatto segnare il miglior giro nel corso del primo tentativo, staccando di appena 69 millesimi. La seconda fila si completa con Valtteri Bottas ad oltre mezzo secondo dal battistrada, frutto anche dell’impossibilità di poter sfruttare la scia (concessa a Hamilton, ndr) nel tentativo fondamentale.
Un gap enorme separa i due contendenti al titolo costruttori dal resto dello schieramento. 1.496 secondi è il distacco di Max Verstappen da Kimi Raikkonen, circa un secondo invece dall’altro finlandese. La Red Bull dell’olandese è l’unica ad accedere nel Q3, visto che Daniel Ricciardo è stato eliminato nel corso del Q2 per non aver fatto segnare un tempo data anche la penalità che lo costringe a partire dal fondo dello schieramento. Il sesto posto va quindi a Romain Grosjean, seguito quindi da Carlos Sainz, Esteban Ocon, Pierre Gasly e Lance Stroll che con la sua decima posizione porta, per la prima volta in stagione, la Williams nella fase finale della sessione di qualifica.
Un boccone amaro viene ingerito da Kevin Magnussen, escluso a sorpresa al termine del Q2, dopo aver fatto segnare lo stesso tempo di Pierre Gasly ultimo dei qualificati. Ottimo 12° posto per Sergey Sirotkin, seguito ad oltre otto decimi da Fernando Alonso. Lo spagnolo e il danese della Haas sono sotto investigazione per un quasi contatto tra i due alla Prima Variante nel corso dell’ultimo tentativo di questa fase. A chiudere la classifica del Q2 Hulkenberg e il già citato Ricciardo.
Tanta delusione in casa Alfa Romeo Sauber che, dopo il brutto incidente di Ericsson nelle Prove Libere 2, oggi è stata costretta ad abbandonare le qualifiche dopo i primi 18 minuti. Il migliore dei due è stato Charles Leclerc 17°, quindi Marcus Ericsson 19°. Tra gli eliminati d’eccezione anche Sergio Perez che si è dovuto accontentare del 16° tempo. Il messicano è stato escluso con un tempo di un millesimo più lento di Grosjean 15°, mentre Leclerc è rimasto fuori per soli 2 millesimi. Fuori nella prima fase anche Hartley 18° e Vandoorne 20°, nonostante i giochi di scia con Fernando Alonso.
Appuntamento a domani con la diretta del Gran Premio d’Italia su Sky Sport F1, TV8, Rai 1, sul sito di Sky Sport e sul profilo Twitter del canale satellitare. Lo spegnimento dei semafori è previsto per le 15:10.
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