Dopo il (possibile) ritorno della Suzuki nella MotoGP a partire dal 2014 con i colori del team Aspar un altro è nell’aria, e sempre per il 2014. Parliamo della Kawasaki.
Giovanni Cuzari, boss della Forward Racing, team impegnato nella classe regina del Motomondiale e anche in Moto2, ha ammesso di aver avuto alcuni contatti con la casa giapponese, ritiratasi ufficialmente dalla MotoGP alla fine della stagione 2008.
La scelta di Cuzari non è immotivata: la Forward Racing, il suo team, discende dall’Hayate, la squadra che per il solo 2009 aveva rilevato i materiali della ditta giapponese (che comunque aveva già pronti i progetti per quella stagione) permettendo a Marco Melandri di non uscire dal giro della MotoGP e dandogli fiducia dopo il disastroso anno condotto a bordo della Ducati, dove il pilota ravennate era stato pesantemente umiliato dal compagno Casey Stoner. Quell’anno, tirando le somme, non fu negativo per il team, il quale ottenne addirittura un secondo posto a Le Mans e si comportò più che dignitosamente per tutto la stagione, nonostante non avesse le risorse economiche per poter sviluppare in modo costante la propria ZX-RR.
I primi segni di questo accordo si avranno già quest’anno, dove le FTR dei piloti Colin Edwards e Claudio Corti saranno equipaggiate dai motori della Kawasaki ZX-10R, al posto dei motori BMW della Suter, scartati dopo i risultati non tanto convincenti del 2012.
Tuttavia questo potrebbe rimanere solo un progetto irrealizzato: Cuzari sembra molto convinto che l’interesse dei giapponesi nel ritornare in MotoGP dopo sei anni (da team ufficiale) sia concreto. Ciò nonostante, è possibile che questo interesse sia invenzione del manager italiano: sembra infatti difficile (e assurdo) che proprio ora che la Kawasaki sta diventando un punto di riferimento della SuperBike, dopo tanti anni di anonimato, a Kobe scelgano di togliere risorse al progetto per darle in dono a un programma MotoGP irto di difficoltà e forse avaro di soddisfazioni per i giapponesi, proprio come era successo nel loro primo periodo in MotoGP, dal 2002 al 2008.
Bisogna infatti ricordare i risultati poco felici ottenuti dal Kawasaki Racing nel lasso di tempo sopracitato: due soli podii (secondi posto di Olivier Jacque nel 2005 in Cina e di Shinya Nakano nel 2006 in Olanda) e pochi risultati, ottenendo un sesto posto nella classifica delle squadre nel 2005, con 150 punti, risultato che a oggi costituisce il miglior piazzamento mai raggiunto dalla Kawasaki nella sua storia in MotoGP.
Comunque sia, la pietra è stata lanciata, e la mano non è stata nascosta: nei prossimi mesi vedremo se dietro le dichiarazioni ottimistiche di Cuzardi c’è del vero o sia solo utopia un ritorno nella massima serie della MotoGP della Kawasaki.