Juncos Racing vuole diventare un team full timer in IndyCar con due monoposto
06 Novembre 2018 - 20:04
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Questa settimana arriverà alla factory la seconda DW12 ordinata alla Dallara due mesi fa

Ricardo Juncos non vuole più fare la comparsa in IndyCar, e sta cercando a tutti i costi di dismettere il ruolo del comprimario per diventare un punto fermo della serie americana.  Il team owner del Juncos Racing sta cercando di mettere assieme il budget necessario per presentare la sua struttura al via di tutte le gare del campionato 2019, dopo aver preso parte a 12 appuntamenti su 17 nell’ultima stagione e alla 500 Miglia di Indianapolis nel 2017 con Pigot e Saavedra.

Due mesi fa Ricardo Juncos ha ordinato alla Dallara un nuovo telaio e una monoposto aggiuntiva a quella in dotazione alla squadra, così da poter disporre di due vetture. Il desiderio del Juncos Racing è quello di diventare un team full timer con due macchine in pista in ogni gara. Se due mesi fa sembrava certo che Juncos passasse a un impegno full time in IndyCar, al momento sembra più realistica la prospettiva di una entry a tempo pieno, con una seconda monoposto che verrà utilizzata come “muletto” tranne che nella 500 Miglia di Indianapolis, dove dovrebbe venire affidata a un secondo pilota.

 

 

“La seconda macchina sarà pronta questa settimana – ha confidato Ricardo Juncos al sito ufficiale della IndyCar – Saremo pronti a lavorare con due monoposto se sarà necessario. Al momento vogliamo espandere il nostro programma, schierando due vetture nella prossima stagione. E’ per questo che ne abbiamo ordinata un’altra. Con Kaiser siamo riusciti a qualificarci in diciassettesima posizione alla 500 Miglia di Indianapolis, e considerando che abbiamo avuto a disposizione una sola macchina, direi che non è stato un brutto risultato. Questo ci ha dato una buona opportunità per andare avanti e attirare alcuni potenziali piloti. C’è interesse verso di noi. Voglio assicurarmi di riuscire almeno a fare la 500 Miglia di Indianapolis con due vetture. In questo modo noi possiamo trovarci pronti a gestire due macchine contemporaneamente e a dare un’occasione a chi vorrà sfruttarla. Quando la vettura sarà pronta, il team esplorerà ogni orizzonte, cercando sia i piloti con la valigia che sponsor autonomi. E da lì partiremo col programma di test. Faremo qualcosa nei mesi di gennaio e febbraio”.