Jose Maria Lopez sogna Le Mans
03 Gennaio 2016 - 13:04
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Le ultime due stagioni del WTCC hanno visto il dominio netto della Citroen e del suo alfiere, Jose Maria Lopez. Dopo essere stato la rivelazione del 2014 ed il grande mattatore nella passata stagione, il 32enne argentino si appresta a disputare quella che, con tutta probabilità, potrebbe essere la sua ultima stagione nella categoria a ruote coperte. È notizia di novembre infatti, che la Citroen ha annunciato la sua uscita dal mondiale turismo al termine del 2016. Lo stesso pilota ha ammesso che ritiene difficile continuare nel WTCC senza la casa francese ( che focalizzerà le sue forze e risorse sul WRC ) ma, non nega di avere già qualche opzione da valutare.

“Mi piacerebbe restare col mio attuale Team, ma i rally non sono la mia specialità – ha detto Lopez intervistato da Autosport – sarà veramente un peccato lasciare queste persone ma, lo dico già da tempo, sto cercando una possibilità per correre a Le Mans. Sarebbe grandioso, vorrei provare a fare qualche esperienza nel 2016 e magari trovare un sedile nel 2017.” Prima di arrivare in Europa, alla guida della C-Elysee, Jose era una vera e propria star nel suo sud-America, avendo vinto tre titoli nella TC2000. Quella porta per lui è ovviamente sempre spalancata, ma a quanto pare, l’argentino non ha ancora intenzione di tornare, infatti oltre al WEC, la sua attenzione si è posata anche su altre categorie nel vecchio continente. Lui stesso ha così raccontato: “ ci sono molte categorie che mi interessano, penso al DTM, sarebbe fantastico correre anche li, ma per adesso non saprei. E poi c’è il WTCC, magari arriverà un’offerta per continuare qui…vedremo. Per adesso sono un pilota che sa cosa significhi perdere un’opportunità, quindi proverò a tenere tutte le porte aperte e scegliere la migliore opzione, quello che è sicuro è che voglio restare in Europa, voglio crescere come pilota e come persona.”

Se continuerà così, con questi risultati, non c’è dubbio che un posto da “attore principale” per lui, in Europa è d’obbligo. Siamo già troppo abituati a vedere piloti andare avanti, non solo grazie al loro talento…