Jean Todt sul WRC: “Abbiamo bisogno di introdurre alcune tecnologie ibride”
19 Aprile 2018 - 19:23
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In una lunga intervista il presidente della FIA rivela i piani futuri per il WRC

Durante una recente intervista, il presidente della FIA Jean Todt ha parlato di come il motorsport si sta evolvendo e con esso anche le tecnologie applicate ad esso. Ricordiamo che soltanto due anni fa il WRC ha subito un grande cambio regolamentare, con la potenza del motore salita a 380 CV ed una aerodinamica molto spinta che ricorda le vetture del gruppo B, portando ad un aumento delle prestazioni sia in curva che in rettilineo.

Come visto nelle altre discipline top a livello mondiale come Formula 1 e WEC, il motorsport sta ritornando ad essere quel laboratorio di sviluppo che giustifica gli investimenti delle grandi Case che porteranno in futuro tali innovazioni sulle auto stradali e nella vita di tutti i giorni. In questo verso la FIA sembra si stia muovendo anche per il WRC, volendo portare nel prossimo futuro dei propulsori ibridi.

“A oggi non esistono costruttori che possono fornire vetture per fare 200 chilometri di gara su percorsi Rally alla velocità a cui vanno le vetture odierne e che possano garantire ricariche veloci delle batterie – ha dichiarato Todt – Al momento è completamente da escludere di vedere vetture WRC totalmente elettriche. E’ chiaro che dobbiamo introdurre nel WRC tecnologie più adeguate dal punto di vista ambientale. Le corse non sono solo show, devono essere anche laboratori per nuove tecnologie e per la sicurezza. Renderebbero più giustificabili gli investimenti che fanno le Case. Questi non sarebbero finalizzati esclusivamente alle corse, ma chiaramente abbiamo bisogno di introdurre alcune tecnologie ibride, il mondo sta cambiando, l’industria automobilistica sta cambiando, le corse stanno cambiando”.

Tutto questo porta ad un’evoluzione tecnologica che dovrebbe rendere le vetture più laboratorio che semplice competizione fine a se stessa. Vedremo se Ford, Citroen, Toyota e Hyundai sapranno adattarsi ai futuri regolamenti che dovrebbero essere varati dal Consiglio Mondiale entro quest’anno.