La prima stagione del WTCR sta per per giungere al termine e la prima delle tre gare conclusive di Macao ha già visto lo sventolio della bandiera a scacchi. A transitare per primo sotto la stessa è stato Jean-Karl Vernay, uno dei sette piloti in lotta per la conquista del titolo mondiale. Lui, insieme a Guerrieri e Michelisz, era tra i meno accreditati alla vittoria finale e quindi la necessità di dover massimizzare sempre ogni risultato era forte. Così ha fatto il pilota francese di casa Audi che, sfruttando la maggior velocità di punta della sua RS3, ha sopravanzato Huff, Guerrieri e Muller per portarsi in prima posizione nei lunghi rettilinei, unica zona di sorpasso del circuito asiatico. Purtroppo la terza vittoria stagionale nulla può contro la matematica che lo esclusi dalla sfida per il titolo per soli 5 punti.
La gara inizia con un ottimo spunto sia di Rob Huff, sia di Yvan Muller che bruciano Esteban Guerrieri, risucchiato anche dall’Audi di Jean-Karl Vernay. Se in un primo momento sembrava che l’inglese potesse mantenere la leadership, così non è stato dato che la migliore velocità della Hyundai e dell’Audi hanno permesso ai due francesi di scavalcare il poleman relegandolo in terza piazza. Buono anche lo scatto del leader in campionato Tarquini che è riuscito a risalire dal settimo posto in griglia fino al quarto nei primi metri di gara.
Come da tradizione non si può definire Macao se durante la gara non si verifica almeno un’incidente, il quale non ha tardato ad arrivare. Bennani viene tamponato da Vervisch alla curva Lisboa, con il marocchino che finisce in testacoda bloccando parzialmente la strada. Tra i coinvolti c’è anche Ceccon costretto sin da subito al ritiro a causa dei danni riportati alla Giulietta dopo aver colpito la Golf. Intanto pochi metri più avanti Dupont ha perso il controllo della sua Audi finendo in testacoda e impattando contro il muro di gomme di curva 4. Tutto questo ha costretto i commissari a mandare in pista la Safety Car, rimasta in testa al gruppo per un solo giro.
Alla ripartenza il momento clou della corsa con Vernay che, sfruttando la maggior velocità della sua RS3, ha sopravanzato Muller prendendosi così la testa della corsa. Poco dopo un altro contatto, sempre alla Lisboa, tra Ma Qing Hua e John Filippi, i quali questa volta sono riusciti a riprendere la via della corsa senza bisogno dell’aiuto della direzione gara. Quest’ultima è stata chiamata in causa nel corso del quinto giro, quando Gordon Shedden è finito contro le barriere nel tratto misto, creando un vero e proprio muro che impediva ai suoi inseguitori di proseguire. Per rimuovere la vettura dello scozzese e liberare le altre sono serviti 18 minuti di bandiera rossa.
Dopo la bandiera verde poche sono state le azioni in pista con un botta e risposta tra Oriola e Guerrieri, per la sesta posizione, ad infiammare un po’ lo spirito della corsa.
La gara si è quindi conclusa con la vittoria di Vernay seguito a ruota da Yvan Muller e Rob Huff a chiudere il podio. Un buon quarto posto ai fini della classifica per Gabriele Tarquini che limita i danni perdendo solo 6 punti dal suo avversario diretto. Con questo risultato, il Cinghio ha però escluso matematicamente gli altri cinque contendenti al titolo, partendo da Vernay che è balzato al terzo posto in classifica, ma si ritrova con un distacco di 60 punti, contro i 55 ancora disponibili.
Alle spalle dell’abruzzese, il suo compagno di squadra Norbert Michelisz che a tratti è sembrato prendere le difese di Tarquini tenendo i nervi saldi ai continui attacchi di Esteban Guerrieri, sesto sotto la bandiera a scacchi. Seguono Pepe Oriola, Timo Scheider e Gigi Ferrara, con gli ultimi due ai primi punti iridati nel mondiale. Mato Homola chiude la zona punti davanti a Thed Bjork in netta difficoltà.
Questa notte si disputeranno le ultime due gare della stagione con Gabriele Tarquini che parte in vantaggio dall’alto dei suoi 305 punti. Yvan Muller insegue a quota 272, quindi con 33 punti in meno rispetto al compagno di marca. All’italiano basterebbe una vittoria in Gara 2 per chiudere anticipatamente i giochi, ma quella del 56enne sarà un’impresa abbastanza ardua dato che domani sarà costretto a partire 14° in entrambe le gare, mentre il suo avversario potrà giocare le sue carte rispettivamente dalla quinta e sesta posizione in griglia.