Eddie Irvine è sempre stato conosciuto in F1 per degli atteggiamenti sopra le righe fuori dalle piste, ma nel lavoro con la squadra ha sempre mostrato professionalità e attaccamento ai colori. L’ex pilota della Ferrari non ha mai amato i piloti che sputano nel piatto dove hanno mangiato per anni, e perciò non ha apprezzato le parole proferite da Hamilton in Malesia, quando il pilota inglese disse che qualcuno in Mercedes non voleva fargli vincere il titolo in seguito alla rottura del motore che gli costò la vittoria del gran premio, alimentando così i rumors di un complotto ai suoi danni.
In un’intervista interattiva coi colleghi di motorsport-total.com è stato chiesto a Irvine se il sabotaggio sia possibile nella F1 di oggi, e il nordirlandese ha risposto: “E’ un’affermazione veramente stupida. Certe volte servirebbe che qualcuno prendesse a sberle Hamilton. E’ possibile che qualcuno prema su un pulsante e faccia succedere qualcosa (letteralmente ‘Che qualcuno spinga giù il dito e poi EEEEEH!’, ndr)? No, no, no. Sono tutte stronzate. Non sono un grande appassionato delle teorie del complotto, e penso che coloro che credono alle teorie della cospirazione raccolgano gran poco. Queste teorie sono interessanti solo se qualcuno è molto annoiato e vuole credere a delle merdate.”
Irvine ha poi aggiunto: “Hamilton non è più il bravo ragazzo che era quando arrivò in F1. Questo sport però ti cambia: c’è gente che vuole un pezzo di te ogni minuto. Ci sono piloti che gestiscono bene questi aspetti, come Nico, e piloti che li gestiscono peggio, come Lewis, anche se lui è un fenomeno al volante. Il suo modo di fare non lo farà mai diventare il più amato di tutti, sebbene sia molto popolare. Lewis è uno che divide gli appassionati: o lo ami o lo odi, ma c’è da dire che lui il suo lavoro in pista lo fa sempre alla grande.”