Il motomondiale, con il Gp del Sachsenring, è ormai arrivato a metà stagione e per molti significa “tempo di bilanci”. Oggi abbiamo incontrato Francesco Bagnaia per chiedergli le sue impressioni riguardo alla stagione in corso e non solo.
Francesco “Pecco” Bagnaia. 17 anni, corre con il team moto 3 di Valentino Rossi, SKY Racing Team VR46 ed è compagno di squadra di Romano Fenati. Entrambi l’anno scorso hanno corso per il Taem Italia, motorizzato Honda ottenendo buoni risultati, nonostante Francesco non sia mai riuscito ad entrare in zona punti. Precedentemente il giovane pilota torinese ha partecipato al Campionato Spagnolo di Velocità (CEV) nelle categorie 125 e Moto 3 ottenendo anche una vittoria. Questa stagione si sta rivelando molto positiva: delle solide prestazioni lo hanno portato molte volte nella top 10 e a Le Mans fino ad un 4o posto. Periodo molto buono interrotto, purtroppo, da una brutta caduta nel corso del warm up del GP d’Olanda, ad Assen, nella quale Francesco si rompe il radio sinistro che lo constringerà a saltare quel GP e anche lo scorsa gara in Germania.
Siamo giunti a metà stagione. Come reputi la tua prima parte di stagione in cui hai raggiunto un 4o posto a Le Mans?
“Finora è andata abbastanza bene. In certe gare ci siamo presi delle belle soddisfazioni, in altre siamo stati un po’ sfortunati, ma queste sono le corse ed è tutta esperienza per il futuro. Il 4° posto a Le Mans è senza dubbio un gran risultato: adesso bisogna però riconfermarsi su questi livelli”.
Ad Assen hai sofferto di una frattura al radio sinistro che ti ha costretto a saltare il GP di Germania, come sta procedendo il recupero?
“Procede bene, rispettando i tempi giusti. Per un infortunio di simile entità c’è comprensibilmente bisogno di qualche giorno in più per tornare al top della condizione fisica. Al Sachsenring, il circuito più probante del Mondiale, non sarebbe stato facile reggere i 27 giri previsti della gara, ancor più con ben 10 curve a sinistra e soltanto 3 a destra. Per questa ragione con la squadra abbiamo preferito non prender parte alla gara. L’integrità fisica dei piloti è tra le prerogative del progetto Sky Racing Team VR46, pertanto non poteva esserci una scelta migliore.
Adesso ci sono 25 giorni prima di tornare in sella ad Indianapolis, tutto il tempo per recuperare, rispettare appieno la terapia riabilitativa definita con la squadra tra sessioni di fisioterapia e allenamenti mirati al completo recupero da questo infortunio. Per la prossima gara sarò sicuramente al 100 %”.
Come ti trovi in un team come il SKY Racing Team VR46?
“Benissimo! Con Vitto (Guareschi), con Patrick (Mellauner, il suo capotecnico, ndr) c’è un ottimo rapporto, si lavora in perfetta sintonia con tutti: meccanici, responsabili, la struttura di Sky e della VR46… un giovane pilota non potrebbe chiedere di meglio! Lo Sky Racing Team VR46 è un’ottima opportunità per me: non faccio soltanto parte di una squadra, ma di progetto che mi permette di crescere come pilota, professionista e come persona. Sono seguito giorno dopo giorno sotto ogni punto di vista e si apprende sempre qualcosa di nuovo. Quando poi le cose intorno a te funzionano bene, non si può far altro che migliorare”.
Hai un compagno di squadra che sta lottando per il campionato, si sente la tensione all’interno del team?
“Con Romano abbiamo già corso insieme in passato, posso dire che il nostro rapporto è ottimo: dentro e fuori la pista non abbiamo nessun tipo di problema. Trascorriamo spesso del tempo insieme e condividiamo questa esperienza nel Mondiale in amicizia. Nel nostro box non c’è più tensione del solito perché la squadra ci ha messo nelle condizioni di correre in serenità, lasciandoci liberi di esprimere il nostro massimo potenziale. Ovviamente tra me e Romano in pista c’è sana rivalità agonistica, ma questo è alla base delle corse e riguarda tutti i piloti. D’altronde quando sei in gara non si è amici di nessuno”.
La Moto 3 è una categoria molto interessante, quest’anno il campionato si sta rivelando molto serrato, come vedi la lotta tra Miller, Fenati e i due della Honda (Rins e Marquez)?
“Senza dubbio è un campionato interessante e molto competitivo. Quest’anno ci sono tanti piloti con ottime moto, il livello è molto alto: ogni gara siamo in 10 a giocarci il podio! Proprio per questo credo ci saranno diversi piloti a lottare per il titolo fino a Valencia. Come si è visto nelle ultime gare, gli episodi possono stravolgere di volta in volta la classifica, pertanto i conti si potranno fare soltanto alla fine. Miller, Rins e Marquez sono ottimi piloti, veloci, di talento, sarà un bel confronto con Romano: lui quest’anno è molto forte e si merita questi risultati”.
In queste prime due stagioni di Moto 3 hai guidato sia la Honda che la KTM, che differenza hai trovato nel passaggio da una moto all’altra?
“Con la KTM mi sto trovando bene. Parliamo di una moto veloce, agile, si deve guidare più di forza rispetto alla Honda che, lo scorso anno, aveva pur sempre meno motore. Sono complessivamente due moto diverse. Il passaggio da una moto all’altra non è stato di poco conto, ma con la KTM ho trovato subito un buon feeling. Il motore ha una gran coppia in uscita dalle curve e un grande spunto velocistico. Parlando della ciclistica, non è semplice trovar immediatamente la miglior messa a punto, ma quando si riesce a definire un set-up congeniale al proprio stile di guida tutto diventa più facile”.
Per quanto riguarda la classe regina, in cui ti auguro di arrivare in quanto prima possibile, come vedi il dominio di Marc Marquez?
“Quest’anno Marquez e la Honda stanno concretizzando una stagione perfetta, ma bisogna dire che Vale (Rossi) è sempre lì. Sta facendo un gran campionato, lotta sempre al vertice: un esempio per tutti”.
Progetti per il futuro? Per la seconda parte di stagione e per il 2015?
“Nella seconda parte di stagione voglio continuare a crescere come ho fatto finora. Il 2015 è ancora lontano, per adesso ho in mente soltanto la prossima gara a Indianapolis”.