Inside Tech: I benefici del passo allungato della Lotus E21.
22 Agosto 2013 - 10:24
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Nella review tecnica di ieri abbiamo dato la notizia dell’allungamento del passo vettura di cui disporrà la Lotus E21 dal Gran Premio del Belgio in programma. La vettura con passo allungato verrà affidata sia a Grosjean che a Kimi Raikkonen, con entrambi i piloti che svolgeranno sulla vettura tutti i test del caso. La domanda però sorge spontanea: perchè la Lotus ha deciso di attuare una soluzione del genere? Quali potrebbero essere i benefici per le prestazioni della E21? Ovviamente al momento si esegue un discorso puramente teorico dato che non disponiamo di alcun riferimento in pista, però l’idea della Lotus potrebbe portare molto benefici. Il team di Enstone punta a migliorare le proprie prestazioni nei tracciati veloci (basta ricordare la pessima prestazione di Montreal) e per far questo porterà a Spa una vettura più lunga di 10 cm. Questa modifica ha comportato una modifica alla sospensione anteriore e un nuovo muso che ha dovuto passare tutti i crash test del caso.

Il passo influisce in maniera determinante sul baricentro della vettura ed entrambi i fattori influenzano il comportamento dinamico della vettura. Per comportamento dinamico intendiamo il trasferimento di carico aerodinamico, il beccheggio e il rollio. Le vetture di Formula Uno dispongono di un baricentro molto basso, con i centri di rollio e beccheggio che sono posizionati al di sotto del baricentro. Prendendo come riferimento il piano stradale, possiamo facilmente individuare l’altezza del baricentro tramite l’altezza del muso della vettura. Una macchina dotata di un muso più basso avrà inevitabilmente un baricentro molto più basso (ad esempio la Mclaren MP4/27 dello scorso anno). Al contrario, una vettura dal muso alto (come può essere ad esempio la F138) avrà il baricentro posizionato molto più in alto. Il problema risiede proprio in queste vetture: nelle vetture dotate di muso rialzato si tende ad allungare l’interasse della monoposto con l’obiettivo di ovviare l’innalzarsi del baricentro della vettura.

Dopo aver fatto tutto questo discorso teorico, la Lotus (detto in termini molto pratici) vorrebbe migliorare la distribuzione dei pesi nella propria vettura, con l’obiettivo di sfruttare al meglio le nuove mescole Pirelli e forse annullare quel gap prestazionale che la E21 presenta tra la qualifica e la gara, soprattutto quel fastidioso sottosterzo che i piloti accusano a serbatoi scarichi. Il gap tra la qualifica e la gara potrebbe essere provocato proprio dalla variazione del baricentro vettura in configurazione da qualifica (ovvero con poco carburante e quindi una vettura che presenta un peso minore). Inoltre una buona distribuzione dei pesi potrebbe alleviare il processo di degradazione termica delle gomme, quindi una vettura che stressa meno le mescole. Se questa miglioria trovasse dei riscontri sul piano reale potremmo ritrovarci una Lotus che sfrutta al 100% la capacità delle nuove mescole (anche in qualifica) con un consumo davvero ridotto. Ovviamente tutto questo è un discorso puramente teorico, per vedere i reali vantaggi di questo passo allungato bisognerà aspettare le prime prove libere del week-end.