Siamo in piena rivoluzione ibrido-elettronica, questo è evidente, non solo in F1 ma anche, come normale conseguenza, nella vita di tutti giorni e nelle vetture da città. Lo sviluppo non si limita certamente solo alla parte motoristica ma, novità delle novità, è in studio la possibilità di modificare l’impianto frenante per renderlo totalmente elettronico. Si tratta del cosiddetto “brake by wire”, ovvero il sistema di frenata di un autoveicolo per cui il comando dato con il pedale del freno non viene trasmesso per via idraulica bensì elettrica. Il tutto viene gestito da una centralina, anch’essa elettrica. Le possibilità di vedere applicata questa grande innovazione sono alte già a partire dal prossimo 2014 in F1. La notizia è suffragata da vari indizi, quali i test avvenuti nella stagione passata in cui si sono visti nuovi freni, con un diametro sensibilmente più piccolo, che se da un lato vengono giustificati dall’utilizzo in circuiti non stressanti in staccata, dall’altra evidenziano il chiaro intento di voltare pagina e di sviluppare nuove soluzioni.
Il sistema brake by wire non è solo un’ipotesi suggestiva, è già realtà, basti pensare al sistema gemello steer by wire che, come suggerisce il nome, riguarda il controllo elettronico della sterzata in assenza di collegamento meccanico diretto. Praticamente roba da videogames. L’attenzione al pacco-ruota posteriore non è casuale, nè tantomeno legata al solo intervento frenante. Il contenimento delle misure ha notevoli implicazioni dal punto di vista aerodinamico, basti pensare che in quell’area si possono generare fondamentali convogli d’aria utili ai fini aerodinamici appunto e, soprattutto, legati alla temperatura della gomma. Se a questi indizi si aggiunge la prova definitiva per cui la FIA nella stagione scorsa ha accolto positivamente la richiesta dei team di integrare sulle vetture un sistema di gestione della frenata posteriore. KERS, ERS, turbo e brake by wire: in F1 è davvero iniziata una nuova epoca.