Inside Tech – Alla scoperta della Ferrari SF16-H
20 Febbraio 2016 - 13:09
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Ieri la Ferrari ha finalmente tolto i veli alla monoposto che nel 2016 la scuderia di Maranello metterà in pista nel campionato di F1. Il nome scelto per il nuovo gioiellino del Cavallino Rampante è SF16-H, con la H che sta per ‘Hybrid’, ibrido, campo in cui la Ferrari ha dovuto lavorare molto, vista la netta supremazia della Mercedes sulla concorrenza. Anche in questa stagione spetterà a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen il compito di portare al limite la vettura di Maranello, cercando di scalfire il dominio della Mercedes e di Lewis Hamilton.

Rispetto alla passata stagione la Ferrari ha introdotto dei cambiamenti importanti sulla monoposto. Innanzitutto la sospensione anteriore torna finalmente allo scherma push rod, che permette una maggiore facilità di messa a punto rispetto al pull rod, che era stato introdotto nel 2012. Diverso anche il triangolo della sospensione, che non adotta più la forma a diapason, soluzione che era stata introdotta dalla Mercedes e ripresa dalla Ferrari.

Importanti novità anche sul muso. La Ferrari ha adottato la soluzione 4del muso corto, introducendo anche un ‘naso’ sulla monoposto, sulla falsariga di quanto già fatto da Williams e Red Bull. Il nuovo muso anteriore, completamente diverso rispetto a quello della SF15-T, dovrebbe permettere di incrementare l’efficienza aerodinamica, visto che si è scelta questa configurazione per permettere di incanalare meglio i flussi d’aria e di far arrivare una portata d’aria maggiore nella parte più bassa del telaio.

Le fiancate della SF16-H sono abbastanza strette se paragonate a quelle della SF15-T. Il lavoro dei tecnici della Ferrari si è infatti concentrato sull’ottimizzazione del telaio della monoposto, inferiore 3rispetto a quello della Mercedes nella passata stagione. Colpisce l’occhio anche l’airscoope molto piccolo, a differenza delle prese d’aria sulle fiancate, la cui dimensione è elevata. Presenti una serie di aperture tra le pance della vettura e il cofano motore; l’obiettivo è quello di far passare aria e raffreddare la macchina. Ridotte anche le dimensioni del cambio, sempre con l’intento di migliorare l’aerodinamica del retrotreno.

La Ferrari ha lavorato molto anche sulla power unit nel corso degli ultimi mesi. Mattia Binotto, responsabile del reparto motori di Maranello, ha confermato che le aree di intervento hanno riguardato il miglioramento della combustione e dell’aspirazione. La nuova power unit consumerà meno carburante rispetto al modello precedente, visto che molto lavoro è stato fatto anche su questo fronte. Sulla power unit 2016 ci saranno ben tre intercooler; inoltre è diverso anche il posizionamento della power unit stessa sulla monoposto, visto che l’MGU-K sarà posizionato nella fiancata sinistra della SF16-H.