FORT WORTH – Quante volte in questa stagione il team Penske non è riuscito a concretizzare le pole position conquistate al sabato (o regalate dall’annullamento delle qualifiche)? Sei, considerando quanto avvenuto stanotte sull’ovale di Fort Worth. Mentre Will Power sprofondava, e Pagenaud dopo aver comandato la corsa per un buon tratto è stato risucchiato nel gruppo e ha perso poi terreno a causa di un problema elettrico, a emergere sono stati Dixon, Kanaan e il team Ganassi, autori di una gara regolare e di scelte strategiche efficaci. Il muretto box e i meccanici di Dixon in particolar modo si sono distinti positivamente: il pit stop perfetto a 21 giri dal termine è stato il momento decisivo della gara, col neozelandese del team Ganassi che è rientrato in pista con un gap consistente sui rivali e tale da permettergli di involarsi verso il secondo successo stagionale dopo quello conquistato a Long Beach.
Seconda posizione per Tony Kanaan, che ha ampiamente riscattato il botto della 500 Miglia di Indianapolis con una prestazione degna del suo talento. Il pilota brasiliano ha provato a riprendere Dixon, ma non c’è stato nulla da fare. A salvare la giornata del team Penske sono stati Helio Castroneves e Juan Pablo Montoya, giunti sul traguardo in terza e quarta posizione, non distanti da Tony Kanaan. Un risultato importante per Montoya, considerando che ha guadagnato punti preziosi su Will Power, in una giornata in cui il colombiano non si è sentito per nulla a suo agio, con la sua DW12-Chevrolet difficile da controllare nella seconda parte della gara. Buona gara per Marco Andretti, che ha terminato in quinta posizione, e per Carlos Munoz, sesto. A chiudere la top ten Kimball, Briscoe, Jakes a Chaves.
Undicesima posizione per Pagenaud, leader per 60 giri, ma tradito in un momento decisivo dall’affidabilità. Tredicesimo Power, che dopo 8 giri ha perso la prima posizione ed è progressivamente sparito dalla corsa. Nel corso delle interviste post gara, Power ha dichiarato di aver corso l’ultima parte di gara in condizioni fisiche deficitarie, e questo può spiegare i 4 giri di distacco accumulati dal campione in carica della Indycar. Gara da dimenticare per Vautier, fermato da un problema meccanico, e per i piloti del CFH Racing, Newgarden e Carpenter, entrambi costretti al ritiro a causa di rotture sulle loro DW12-Chevrolet. Diciottesimo a 7 giri Ryan Hunter-Reay, pure lui rallentato da problemi tecnici, oltre che dalla perdita di un pezzo sulla sua vettura, cosa che ha compromesso seriamente il bilanciamento della monoposto numero 28.
L’appuntamento con la Indycar è settimana prossima, a Toronto. Vi ricordiamo che in Canada tornerà il nostro Luca Filippi.
RISULTATI DELLA FIRESTONE 600
1 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 1h52m47.8511s |
2 | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 7.8000s |
3 | Helio Castroneves | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 9.9446s |
4 | Juan Pablo Montoya | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 10.4608s |
5 | Marco Andretti | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 26.0947s |
6 | Carlos Munoz | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 1 Lap |
7 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 1 Lap |
8 | Ryan Briscoe | Schmidt Peterson Motorsports | Dallara/Honda | 1 Lap |
9 | James Jakes | Schmidt Peterson Motorsports | Dallara/Honda | 1 Lap |
10 | Gabby Chaves | Bryan Herta Autosport | Dallara/Honda | 2 Laps |
11 | Simon Pagenaud | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 2 Laps |
12 | Sage Karam | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 3 Laps |
13 | Will Power | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 4 Laps |
14 | Sebastien Bourdais | KVSH Racing | Dallara/Chevrolet | 4 Laps |
15 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan | Dallara/Honda | 5 Laps |
16 | Takuma Sato | AJ Foyt Enterprises | Dallara/Honda | 5 Laps |
17 | Pippa Mann | Dale Coyne Racing | Dallara/Honda | 6 Laps |
18 | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 7 Laps |
19 | Stefano Coletti | KV Racing Technology | Dallara/Chevrolet | 9 Laps |