NEW ORLEANS – Pista bagnata e caution sono stati i due fattori chiave del secondo appuntamento stagionale della Indycar, in scena sul circuito del NOLA Motorsports Park, new entry nel campionato Indycar. A sfruttare meglio queste due variabili sono stati Hinchcliffe e il team Schmidt-Peterson, che hanno portato a casa una vittoria tanto sorprendente quanto imprevedibile alla vigilia della gara.
Hinchcliffe e la sua pit crew sono stati bravissimi nello scegliere la strategia giusta, decidendo di rifornire durante una fase di caution, mentre i piloti di vertice, cioè Montoya, Power, Bourdais, Pagenaud e Castroneves, sono rimasti in pista e sono rientrati ai box in seguito a una successiva caution, cosa che li ha fatti scivolare indietro in classifica.
C’è da dire che dopo l’insabbiamento di Gabby Chaves intorno al quindicesimo passaggio non si è praticamente più corso. Per un motivo o per l’altro la direzione gara è stata costretta a mandare in pista la pace car e a neutralizzare ben 26 giri di gara su 47, visti i continui errori o contatti fra piloti su una pista umida, ma percorsa con gomme slick (primi giri a parte). Perché fra l’altro le caution hanno fatto accorciare la gara, prevista su 75 giri e 1 ora e 45 di tempo complessivo. Protagonisti in negativo, per quanto concerne le caution, Sage Karam e Francesco Dracone. Il giovane pupillo del team Ganassi è uscito di pista per ben tre volte, mentre Dracone, da doppiato, in fase di ripartenza ha chiuso Castroneves provocando un incidente alla prima curva. Poi il pilota italiano, rientrando ai box, ha investito un meccanico della sua pit crew. Anche il finale di gara si è corso in regime di caution, a causa dell’incidente tra Pagenaud, Hunter-Reay e Bourdais.
E in tutto questo caos a uscirne vincitore è stato Hinchcliffe. Secondo è arrivato Castroneves, che grazie all’incidente con Dracone ha anticipato la sosta per cambiare l’ala anteriore e rifornire la sua DW12-Chevy di etanolo, cosa che gli ha consentito di recuperare posizioni quando gli altri hanno dovuto fermarsi, dando così a Roger Penske la soddisfazione di aver piazzato almeno una vettura a podio. Terzo Jakes, che ha completato la festa del team Schmidt-Peterson. Jakes è riuscito a tenere dietro una scatenata Simona de Silvestro, che alla sua seconda gara dal ritorno in Indycar ha sfiorato il podio. Montoya, quinto, è il primo classificato fra i piloti che hanno seguito la strategia standard, facendo i cambi gomme e rifornimenti in base al consumo e senza azzardare. Il colombiano ha preceduto Kanaan e Will Power, che nelle fasi iniziali della gara, con pista bagnata, era in fuga assieme a Montoya, ma non era mai concretamente riuscito a insidiare la leadership del compagno di squadra.
Luca Filippi per la seconda volta consecutiva ha centrato la top ten. Il pilota del team CFH Racing ha chiuso il Gp della Louisiana in decima posizione, alle spalle di Newgarden. Partito nono, Filippi nei primi giri ha recuperato una posizione, perdendola poi in un duello con Rahal. Il suo pit stop col passaggio alle gomme slick non è stato eccellente, e gli ha fatto perdere la posizione su Newgarden. Filippi poi ha seguito la strategia dei piloti di punta, perdendo posizioni sui vari Hinchcliffe, Jakes, Kanaan e de Silvestro. Scivolato in tredicesima piazza, ha poi potuto concludere decimo grazie all’incidente finale tra Pagenaud, Hunter-Reay e Bourdais. Coletti invece ha chiuso diciassettesimo. Il monegasco del KV Racing si era comportato benissimo nei primi giri, ma in una fase di ripartenza ha perso il controllo della sua DW12, andando a sbattere contro dei cartelli a bordo pista e danneggiando l’ala posteriore. Dracone, invece, si è ritirato dopo aver tirato sotto un meccanico ai box.
La Indycar tornerà in pista la settimana prossima, a Long Beach.
CLASSIFICA
1 | James Hinchcliffe | Schmidt Peterson Motorsports | Dallara/Honda | 1h47m19.4896s |
2 | Helio Castroneves | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 0.4279s |
3 | James Jakes | Schmidt Peterson Motorsports | Dallara/Honda | 0.8452s |
4 | Simona de Silvestro | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 1.2924s |
5 | Juan Pablo Montoya | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 1.7564s |
6 | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 2.2638s |
7 | Will Power | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 3.0958s |
8 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan | Dallara/Honda | 4.3495s |
9 | Josef Newgarden | CFH Racing | Dallara/Chevrolet | 5.7352s |
10 | Luca Filippi | CFH Racing | Dallara/Chevrolet | 7.2115s |
11 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 7.8421s |
12 | Carlos Munoz | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 9.0899s |
13 | Marco Andretti | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 9.7817s |
14 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 15.7221s |
15 | Gabby Chaves | Bryan Herta Autosport | Dallara/Honda | 1 Lap |
16 | Carlos Huertas | Dale Coyne Racing | Dallara/Honda | 1 Lap |
17 | Stefano Coletti | KV Racing Technology | Dallara/Chevrolet | 3 Laps |
18 | Sage Karam | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 3 Laps |