INDIANAPOLIS – Un weekend finalmente perfetto per Will Power. Il pilota australiano del team Penske, campione in carica della Indycar, desiderava solo una qualifica e una gara senza intoppi di sorta, e il suo
desiderio è stato esaudito. Dopo la brillante pole position di sabato, Power ha fatto suo anche il Gp di Indianapolis, succedendo a Pagenaud nell’albo d’oro e diventando il quinto vincitore diverso in questa stagione. Gara un po’ più piatta rispetto a quella del Barber Motorsports Park, ma con una partenza caotica, che ha visto Castroneves speronare Dixon, costringendo fuori Kanaan. Hawksworth si è girato in testacoda e dietro Hinchcliffe ha colpito in pieno Newgarden. Anche Filippi, sfilato quarto, ha avuto un danno all’ala anteriore, così come Saavedra e Jakes.
Power, partito bene, ha sempre avuto un margine di sicurezza sui suoi diretti inseguitori, prima Pagenaud e dopo il primo pit stop Rahal. L’unico brivido è arrivato quando il pilota del team Penske è arrivato leggermente lungo in curva 1 nel tentativo di doppiare Newgarden. Power ha preceduto sul traguardo uno scatenato Graham Rahal, che ha replicato il secondo posto del Barber. Ancora una volta Rahal e il suo ingegnere hanno azzeccato la strategia, allungando il primo stint e tornando in pista in seconda posizione, ma il figlio d’arte ha mostrato anche una velocità notevole, considerando che è stato l’unico pilota motorizzato Honda a girare su tempi così competitivi. A chiudere il podio Juan Pablo Montoya, autore di una gara accorta e volta a guadagnare punti in prospettiva iridata.
Buona quarta posizione per Bourdais, che ha provato ad insidiare il podio di Montoya, ma non ci è riuscito. Quinto Kimball, davanti a Castroneves, che ha rimontato diverse posizioni dopo essere sprofondato in seguito all’incidente in partenza da lui provocato. La direzione corsa ha avuto molta clemenza nei suoi riguardi, visto che non lo ha sanzionato per aver speronato Dixon. Il brasiliano del team Penske ha preceduto Kanaan e Coletti, che hanno animato la corsa con un duello durato per più di metà gara. Coletti, con la sua ottava posizione davanti a Sato, ha portato a casa il suo miglior risultato in Indycar, cogliendo i frutti del suo lavoro.
Gara travagliata per il nostro Luca Filippi, giunto quattordicesimo sul traguardo. Il pilota del CFH Racing si è ritrovato quarto dopo l’incidente alla partenza, ma la sua vettura era danneggiata sia all’anteriore che al posteriore, dove mancava un flap dell’aerokit Chevrolet e la parte terminale sinistra dell’ala posteriore, cortesia di un pilota che lo ha tamponato alla prima curva, buttandolo addosso a Bourdais. Dopo aver perso tre posizioni (su Montoya, Rahal e Hildebrand) prima del pit stop, Filippi ha poi dovuto sostituire l’ala anteriore, perdendo tantissimo tempo e ben dieci posizioni. Il pilota italiano ha poi combattuto strenuamente per risalire posizioni, superando Wilson, ma un’ultima sosta ancora molto lunga lo ha definitivamente relegato nelle retrovie.
Da segnalare in chiave campionato il ritiro per problemi tecnici di Pagenaud, che si stava giocando il podio. Dixon ha chiuso il Gp di Indianapolis in decima posizione, disputando una grandissima gara: basti pensare che dopo essere scivolato in ultima posizione per l’incidente in fase di avvio, ha ripreso la gara a 50 secondi dal leader e distante dal gruppo. Il pilota del team Ganassi ha recuperato molte posizioni ed è arrivato alla bandiera a scacchi con 47 secondi da Power. Altra gara incolore per il team Andretti, con tutti i suoi piloti fuori dalla top ten: il migliore è stato Hunter-Reay, undicesimo, mentre Wilson è stato costretto al ritiro per un problema meccanico. Sfortunatissimo anche l’altro cavallo di ritorno, J.R Hildebrand, scivolato indietro per un problema a uno pneumatico dopo una gara nelle zone alte della classifica.
Ora la Indycar riaccenderà i motori fra due settimane per la leggendaria 500 Miglia di Indianapolis.
CLASSIFICA DEL GP DI INDIANAPOLIS
1 | Will Power | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 1h42m42.0940s |
2 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan | Dallara/Honda | 1.5023s |
3 | Juan Pablo Montoya | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 7.1967s |
4 | Sebastien Bourdais | KVSH Racing | Dallara/Chevrolet | 7.7336s |
5 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 25.1179s |
6 | Helio Castroneves | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 31.7352s |
7 | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 32.3191s |
8 | Stefano Coletti | KV Racing Technology | Dallara/Chevrolet | 35.3853s |
9 | Takuma Sato | AJ Foyt Enterprises | Dallara/Honda | 40.8267s |
10 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 47.4715s |
11 | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 48.5410s |
12 | James Hinchcliffe | Schmidt Peterson Motorsports | Dallara/Honda | 49.5461s |
13 | Carlos Munoz | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 54.2372s |
14 | Luca Filippi | CFH Racing | Dallara/Chevrolet | 54.8713s |
15 | Gabby Chaves | Bryan Herta Autosport | Dallara/Honda | 1m01.3092s |
16 | Marco Andretti | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 1m07.2448s |
17 | Sebastian Saavedra | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 1m09.2079s |
18 | James Jakes | Schmidt Peterson Motorsports | Dallara/Honda | 1 Lap |
19 | Carlos Huertas | Dale Coyne Racing | Dallara/Honda | 1 Lap |
20 | Josef Newgarden | CFH Racing | Dallara/Chevrolet | 1 Lap |
21 | J.R. Hildebrand | CFH Racing | Dallara/Chevrolet | 1 Lap |
22 | Francesco Dracone | Dale Coyne Racing | Dallara/Honda | 2 Laps |
23 | Jack Hawksworth | AJ Foyt Enterprises | Dallara/Honda | 13 Laps |