Mike Conway vince gara 2 del weekend canadese, disputatosi sul circuito cittadino di Toronto. Come in altri GP la strategia (e la fortuna) ha giocato un ruolo fondamentale.
La gara di 65 giri, ma limitata ad una durata di 80 minuti, parte sotto un cielo nuvoloso che minacciava pioggia e con uno “standing start”, cosa assai strana al mondo Indycar. Alla partenza subito colpi di scena: sulla griglia rimane fermo il pilota australiano Justin Wilson che partiva dal fondo e dopo qualche curva Tony Kanaan si ferma appongiandosi alle barriere dopo un lungo. La gara continua fino all’ 11 giro, in cui esce la prima safety car. Castroneves conduce, secondo Power, compagno e rivale per il titolo.
Al giro 11 inizia a cadere una fitta pioggia, i piloti si preparano per il pit ma alla curva 3 Juan Pablo Montoya sbatte contro le barriere e molti altri piloti vanno lunghi, tra questi anche Hinchcliffe ed Aleshin. Quest’ultimo terminava addosso a Montoya ritrovandosi proprio sopra la sua testa la ruota posteriore destra della vettura del colombiano. Tutti ai box, tranne Bourdais e Newgarderen.
Successivamente i piloti iniziano ad ambientarsi alle condizioni della pista e i due “temerari” si fermano ai box. Molti altri incidenti a seguire, Filippi finisce a muro rovinando la sua ottima gara, al momento dell’incidente era sesto ma riesce a rientrare ai box e Saavedra si gira sempre alla curva 3. Castroneves sempre conduceva la gara davanti a Power ma al giro 43 il pilota australiano lo attaccava con un sorpasso all’esterno e si prendeva la leadership della gara.
Al giro 51 la mossa decisiva: Conway, assieme a Huertas rientrano ai box e montano le gomme slick sulle loro vetture. Nel frattempo alla curva 3 c’è un altro lungo e la pit chiude per via della caution: tutti i big rimangono fuori e devono aspettare il giro successivo. Tutti rientreranno, tranne Wilson, Newgarderen e Filippi che rimangono fuori con le wet azzardando una strategia che si rivelerà quella sbagliata.
Si riparte dopo la caution ed è bagar: i piloti con le slick risalgono il gruppo, Conway passa Wilson e prende la testa mentre Tony Kanaan risale in terza posizione con Power quarto. Castroneves sembra avere problemi, continua a perdere terreno. Ma poco dopo, sempre alla solita curva, alla 3, un maxi tamponamento causato dal testacoda di Huertas: coinvolti anche Hunter-Reay e altre vetture, compresa quella di Filippi che però non subisce danni importanti. Bandiera rossa con 4:50 minuti dal termine, la gara si concluderà a tempo.
Alla ripartenza Conway è primo, Kanaan supera Wilson che lotta con Power e un sorprendente Kimball per il terzo posto. Sorpassi ovvunque, lotte serrate per questi ultimi giri. Alla fine però la spunta Mike Conway, secondo Kanaan e terzo Power che nel finale aveva superato Wilson, in caduta libera, e si era difeso assiduamente da Kimball. Grande anche Takuma Sato, quinto al traguardo mentre Helio Castroneves, che aveva guidato la gara per ben 32 giri, chiude solo al dodicesimo posto. Filippi, nonostante la toccata a muro e la strategia azzardata chiude tredicesimo.
Prima vittoria per Mike Conway quest’anno e doppietta Honda in Ontario, dopo la vittoria di Bourdais in gara 1 nel pomeriggio (mattinata canadese). Per quanto riguardi Luca Filippi, come al solito, una ottima prestazione a livello velocistico ma un pessima condotta di gara, forse dalla troppa voglia di fare. Speriamo in una terza possibilità, forse a Sonoma.
Di seguito la classifica odierna. Prossimo evento, domenica 3 agosto, con la Indy 200 a Mid Ohio.