BELLE ISLE – Dopo tredici mesi lontano dal gradino più alto del podio (GP Indianapolis 2015), Will Power è finalmente riuscito a tornare al successo, vincendo la seconda gara che la Indycar ha corso tra le stradine di Belle Isle, Detroit. Power, che nella prima parte di gara è rimasto spesso guardingo a differenza dei compagni di squadra, è uscito fuori alla distanza, adottando le scelte strategiche giuste e migliorando progressivamente il suo ritmo. Decisivo ai fini del successo è stato il suo sorpasso su Pagenaud al giro 53, dopo la ripartenza da una caution provocata da un guasto sulla DW12-Honda di Hawksworth. Power ha sverniciato Pagenaud all’esterno di curva 3, e da lì in poi ha solo dovuto aspettare che Bourdais, Kimball, Rahal e Rossi facessero il loro splash and go per certificare il ritorno alla vittoria.
Power ha preceduto sul traguardo un trenino di quattro piloti, composto da Pagenaud, Hunter-Reay, Newgarden e Dixon. Pagenaud può essere soddisfatto per il suo secondo posto ai fini del campionato, ma i sorpassi subiti in fase di ripartenza da Castroneves prima e Power poi macchiano in parte la sua prestazione. Hunter-Reay è tornato sul podio dopo aver corso una gara solida, senza sbavature. Può dirsi contento anche Dixon, giunto quinto dopo essere scivolato nelle retrovie a causa di una foratura procuratagli da Montoya, autore di una manovra di sorpasso troppo avventata.
Sesta posizione per Daly, autore di un’altra gara maiuscola dopo quella di sabato, che lo aveva visto splendido secondo. A chiudere la top ten un Kanaan eccessivamente penalizzato dall’errata strategia del team, che lo ha chiamato ai box troppo presto per la seconda sosta, Bourdais, Andretti e Sato. Solo quattordicesimo Castroneves, che ha pagato a caro prezzo la caution provocata da Hawksworth. Il pilota del team Penske non aveva ancora effettuato l’ultimo rifornimento, a differenza dei suoi rivali, e ha dovuto effettuare il pit sotto caution, scivolando così immeritatamente nelle retrovie dopo aver disputato una gara notevole.
Chi invece ha veramente deluso in casa Penske è stato Montoya, che dopo aver rimontato molte posizioni ha prima ha impattato contro Dixon, e successivamente è finito a muro da solo dopo il suo secondo pit stop, provocando una caution. Sfortunato Hinchcliffe, subito messo fuori dalla gara da Kimball e Munoz. Nell’incidente al via è stato coinvolto pure Max Chilton, che ha chiuso la sua corsa ancora una volta contro un muro.
CLASSIFICA DI GARA 2
1 | Will Power | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 1h42m22.2672s |
2 | Simon Pagenaud | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 0.9203s |
3 | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 1.4711s |
4 | Josef Newgarden | Ed Carpenter Racing | Dallara/Chevrolet | 2.4602s |
5 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 3.1575s |
6 | Conor Daly | Dale Coyne Racing | Dallara/Honda | 7.1263s |
7 | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 11.3012s |
8 | Sebastien Bourdais | KVSH Racing | Dallara/Chevrolet | 12.9361s |
9 | Marco Andretti | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 26.4201s |
10 | Takuma Sato | AJ Foyt Enterprises | Dallara/Honda | 27.7105s |
11 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan | Dallara/Honda | 28.0410s |
12 | Alexander Rossi | Andretti Herta | Dallara/Honda | 28.5507s |
13 | Gabby Chaves | Dale Coyne Racing | Dallara/Honda | 29.2530s |
14 | Helio Castroneves | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 29.6631s |
15 | Carlos Munoz | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 30.4879s |
16 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 30.6922s |
17 | Mikhail Aleshin | Schmidt Peterson Motorsports | Dallara/Honda | 1m10.5229s |
18 | Spencer Pigot | Ed Carpenter Racing | Dallara/Chevrolet | 3 Laps |