BIRMINGHAM – Al quarto anno di Indycar, Josef Newgarden è finalmente riuscito a conquistare la sua prima vittoria nella serie, in una gara bellissima, ricca di sorpassi, emozioni e con poche caution a spezzare il ritmo. Un trionfo meritatissimo quello del pilota del CFH Racing, dato che nella gara del Barber ha corso in maniera divina, a cominciare dal primo giro, in cui il pilota nativo del Tennessee ha compiuto tre sorpassi, balzando dalla quinta alla seconda posizione. Certo: una parte del merito lo hanno anche il suo ingegnere e la sua pit crew, abili nel chiamarlo ai box prima di una caution e a rimetterlo in pista davanti a Castroneves, fino a quel momento leader della gara, ma al secondo pit un’indecisione alla ripartenza ha fatto sì che il brasiliano si riprendesse la posizione. Ma Newgarden non ci ha pensato due volte, e in pista ha superato Castroneves, facendo poi il vuoto prima dell’ultimo pit e gestendo l’etanolo nell’ultima parte di gara.
Newgarden ha preceduto sul traguardo uno scatenato Graham Rahal, autore di una gara spettacolare. Rahal, così come Bourdais, Pagenaud e Filippi, ha effettuato l’ultimo pit più tardi rispetto agli altri, e questo gli ha permesso di correre l’ultima parte di gara in modo aggressivo, con spettacolari sorpassi all’esterno di curva 4. Rahal negli ultimi giri ha poi annullato il gap che lo separava da Scott Dixon, e nell’ultima tornata ha superato il neozelandese del team Ganassi, andando a prendersi la seconda posizione.
Dietro ai tre protagonisti della gara sono giunti Will Power e Ryan Hunter-Reay, autori di ottime rimonte e di strategie azzeccatissime. Will Power aveva il passo per puntare anche più in alto, ma se non è arrivato un risultato di prestigio può prendersela solo con sé stesso, visto che dopo il primo pit il pilota del team Penske, uscendo dai box, ha letteralmente urtato Sato, provocando una caution e beccandosi una sacrosanta penalizzazione che lo ha fatto precipitare in fondo al gruppo. A chiudere la top ten Munoz, Hinchcliffe, Bourdais, Pagenaud e Andretti. Da dimenticare la gara di Montoya, giunto sul traguardo quattordicesimo, e quella di Castroneves, quindicesimo dopo aver guidato il gruppo nei primi giri. Il brasiliano ha iniziato ad andare in difficoltà a metà gara, e nell’ultima parte ha perso moltissime posizioni perché si è ritrovato con meno etanolo del previsto sulla sua DW12.
Luca Filippi ha terminato la gara in undicesima posizione. Un risultato che non rispecchia la reale velocità messa in mostra dal pilota italiano nella gara del Barber Motorsports Park. Filippi, partito nono, ha subito scavalcato Kanaan e Hinchcliffe, per poi tenere il ritmo dei piloti davanti. Prima del pit stop Filippi ha scavalcato anche Rahal e Dixon e si è preso la quinta posizione, ma purtroppo il suo box non ha reagito velocemente alla caution provocata dal contatto tra Power e Sato, e Filippi, così come Bourdais e Pagenaud, è rimasto in pista più del dovuto, perdendo posizioni importanti. Il pilota del CFH Racing ha poi dovuto lottare nel gruppo per recuperare terreno, ma ormai la possibilità di centrare un piazzamento importante era già svanita. Coletti ha invece terminato la corsa in diciannovesima posizione, mostrando ancora una volta di essere veloce e combattivo (stupendo il doppio sorpasso all’esterno di curva 3), ma la troppa aggressività lo ha portato a speronare Jakes, compromettendo la gara di entrambi. L’altro italiano in pista, Francesco Dracone, ha chiuso in ultima posizione, ma rispetto alle gare precedenti è stato più veloce e combattivo, e per una piccola porzione di gara è rimasto a centro gruppo senza sfigurare.
Ora la Indycar riaccenderà i motori a Indianapolis, sul circuito ricavato all’interno dell’ovale, per il Gp di Indianapolis.
CLASSIFICA DEL GP DELL’ALABAMA
1 | Josef Newgarden | CFH Racing | Dallara/Chevrolet | 1h55m53.0630s |
2 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan | Dallara/Honda | 2.2061s |
3 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 4.8371s |
4 | Will Power | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 19.4903s |
5 | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 22.0663s |
6 | Carlos Munoz | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 24.0595s |
7 | James Hinchcliffe | Schmidt Peterson Motorsports | Dallara/Honda | 24.6529s |
8 | Sebastien Bourdais | KVSH Racing | Dallara/Chevrolet | 25.4534s |
9 | Simon Pagenaud | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 30.6139s |
10 | Marco Andretti | Andretti Autosport | Dallara/Honda | 33.4777s |
11 | Luca Filippi | CFH Racing | Dallara/Chevrolet | 34.1607s |
12 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 34.6792s |
13 | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 35.3334s |
14 | Juan Pablo Montoya | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 36.6361s |
15 | Helio Castroneves | Team Penske | Dallara/Chevrolet | 39.4194s |
16 | Gabby Chaves | Bryan Herta Autosport | Dallara/Honda | 45.8965s |
17 | Takuma Sato | AJ Foyt Enterprises | Dallara/Honda | 50.8442s |
18 | Sage Karam | Chip Ganassi Racing | Dallara/Chevrolet | 55.1372s |
19 | Stefano Coletti | KV Racing Technology | Dallara/Chevrolet | 55.4160s |
20 | Rodolfo Gonzalez | Dale Coyne Racing | Dallara/Honda | 1m07.9855s |
21 | Jack Hawksworth | AJ Foyt Enterprises | Dallara/Honda | 1m13.1828s |
22 | James Jakes | Schmidt Peterson Motorsports | Dallara/Honda | 1 Lap |
23 | Francesco Dracone | Dale Coyne Racing | Dallara/Honda | 1 Lap |