Prosegue senza sosta il lavoro dello staff tecnico della IndyCar volto allo studio e alla realizzazione dell’aeroscreen. L’idea alla base del progetto è quello di realizzare una sorta di parabrezza che protegga la testa dei piloti, riducendo il rischio di conseguenze fisiche in caso di urto contro un detrito. Ma la soluzione tecnica potrebbe rivelarsi utile e salvifica anche in caso di impatto frontale.
Al momento l’aeroscreen deve ancora vedere la luce, ma gli ingegneri della IndyCar stanno sistemando le difficoltà nell’abbinamento fra il parabrezza e il telaio della DW12, la vettura utilizzata dalla serie. L’intenzione dei team e dei vertici della categoria è di provare l’aeroscreen in pista già in inverno.
“La prima e più importante cosa da dire, è che ci sono ancora degli ostacoli da superare prima di poter piazzare l’aeroscreen sulla macchina – ha detto Tino Belli, direttore del reparto aerodinamica della IndyCar – Abbiamo già progettato un parabrezza che è in fabbricazione, ed è stato progettato sulla base del nuovo bodywork. Vogliamo che sia il più piacevole possibile dal punto di vista estetico, garantendo al contempo il target di sicurezza che ci siamo prefissati. Penso che il look dell’aeroscreen sia bello, e migliore rispetto a quello visto sulla Red Bull l’anno scorso”.
Belli ha poi fornito ulteriori dettagli sull’aeroscreen: “Jeff Horton e Terry Trammell hanno lavorato tantissimo al simulatore Dallara per ottenere la soluzione migliore per la visuale dei piloti. Sotto questo aspetto non avremo problemi. Dobbiamo ancora svolgere diversi test in pista, e vedere quali conseguenze inattese ci saranno quando un pilota attivo proverà l’aeroscreen sulla vettura IndyCar. Vogliamo essere sicuri della qualità del nostro lavoro: non vogliamo che ci siano errori quando proveremo il parabrezza. Vogliamo testare a breve il prototipo finale al simulatore. Se tutto va bene e non abbiamo feedback negativi, probabilmente proveremo l’aeroscreen in pista in inverno”.