Nella giornata di giovedì la Indycar ha svolto a Watkins Glen un’importante sessione di test collettivi, che ha permesso a piloti e squadre di familiarizzare con la pista che poi si ritroveranno ad affrontare nel mese di Settembre. Da alcuni anni, precisamente dal 2010, la Indycar non faceva tappa a Watkins Glen, e il ritorno si è concretizzato grazie al forfait di Boston.

Di acqua ne è passata sotto i ponti, e a dimostrarlo ci hanno pensato anche i tempi fatti segnare dai piloti. Will Power, velocissimo nel corso di tutta la giornata di prove, ha fermato il cronometro sull’1’25.310, girando tre secondi più veloce del record della pista, risalente al 2009 e realizzato da Ryan Briscoe.

Power, che con la sua DW12-Chevrolet ha completato la bellezza di 105 tornate, ha preceduto Josef Newgarden di una quarantina di millesimi. Molto veloce Bourdais, terzo, a più di tre decimi dai primi due. Quarto tempo per Conor Daly, che ha lavorato a lungo con le gomme alternate, le coperture a mescola morbida della Firestone. Quinto tempo per Kanaan, il più rapido dei piloti del team Ganassi. Il brasiliano ha preceduto Montoya, Rossi, Hunter-Reay, Aleshin e Rahal. Tredicesimo il leader del campionato Pagenaud, che ha cercato di familiarizzare con un tracciato che conosce meno rispetto agli altri presenti nel calendario della Verizon Indycar Series.

Presenti ai test di Watkins Glen anche quattro piloti della Indy Lights: Ed Jones, Dean Stoneman, Shleby Blackstock e Dalton Kellett. Il primo, che nella Indy Lights corre per il team Carlin, era al volante della seconda monoposto del team Rahal, mentre gli altri tre hanno guidato per l’Andretti Autosport, squadra per cui corrono nella serie cadetta. Stoneman è stato il più veloce dei quattro, e ha impressionato tutti per la costanza dei suoi tempi e l’approccio al lavoro col team.